Oggi per ProntoPro intervistiamo Gian Marco Ventura, architetto e fondatore del portale Statica Lab.
Mi chiamo Gian Marco Ventura e sono un neo-laureto in Architettura, specializzato nel campo dell’Architettura Sostenibile e Tecnologica. Nonostante il titolo, però, mi occupo principalmente di “comunicazione” intesa sotto varie accezioni e da sempre la mia più grande passione. Comunicazione nell’ambito delle arti visive, in qualità di graphic designer e art director, lavorando mediante illustrazioni, brand identity aziendali e conceptual art. Comunicazione verbale e non, nel campo della formazione e dell’insegnamento, lavorando come tutor assieme ad i miei colleghi della piattaforma Statica Lab. Questo certamente non esclude le competenze in campo architettonico, anzi, nel contempo ci occupiamo anche di Progettazione Architettonica ottenendo anche ottimi risultati in vari concorsi progettuali.
Questa è davvero una bella domanda! Dunque Statica Lab nasce per gioco, dopo una piccola iniziativa didattica in cui ho convolto un bel gruppo eterogeneo di giovani architetti ed ingegneri che ora compongono il team: Paride Stella, Carlo Grimaldi, Giulia Angeloni, Francesca Baldacci, Francesca Baldinetti, Francesca Costante, Francesca Pecoriello, Valerio Cafarelli e Giacomo Pasquarelli. Come ogni gioco è diventata una cosa seria e si è affermata come “Laboratorio di Condivisione”, come metodo di studio e di supporto agli esami… è un vero e proprio “mercatino” di conoscenze messe a disposizione degli studenti. Mi piace pensare a Statica Lab come un “pretesto”… un tentativo di dimostrare che è possibile superare questi esami strutturali senza angosce e preoccupazioni, ma con la sicurezza e la consapevolezza di chi è sicuro dei propri mezzi e del proprio lavoro. Su Statica Lab le relazioni sono improntate sulla condivisione delle informazioni e sullo scambio delle competenze. Cerchiamo di sviluppare un nuovo metodo didattico basato sull’apprendimento vero e proprio, in cui lo studente partecipa in maniera attiva alla propria formazione e non come un semplice ricettore di conoscenze standardizzate. Ci rivolgiamo principalmente agli studenti che frequentano le facoltà di Architettura, Ingegneria e Design. Sulla piattaforma troveranno: esercizi con soluzioni, tracce d’esame e la possibilità di prenotare incontri di gruppo per delucidazioni e/o chiarimenti, oltre a bacheche Pinterest per ispirare creatività ed idee progettuali. Inoltre abbiamo messo a punto due sezioni particolari: una dedicata alla musica (RadioLab) con playlist musicali pensate appositamente per accompagnare lo studente nelle sue ore di lavoro, ed una che si occupa di visualizzazione architettonica, modellazione 3D e digital crafting (ModeLab).
In questo ambito stiamo sviluppando vari progetti con la sezione ModeLab guidata da Paride Stella (membro del team) il quale risponderà direttamente alla domanda: “In primo luogo si tratta della comprensione dell’impatto delle più recenti tecnologie di prototipazione rapida e produzione. L’introduzione di questa tecnologia, nell’artigianato e nella progettazione potrebbe davvero rivoluzionare il processo produttivo dei manufatti. Oggi la stampa 3D sta mettendo il punto interrogativo sull’idea di prodotto di serie perché lo separa dalla relazione che ha con la macchina che lo produce, in altre parole, la capacità di produzione oggi non è più basata sulla replicabilità, ma sulla capacità di cambiamento e di adattamento al mercato del prodotto stesso. Questa possibilità pone un’enorme attenzione sul design riprendendo l’idea della produzione artigianale (fondamentale nel nostro Paese) in cui ogni bene è diverso l’uno dall’altro. Penso che l’essenza di questa nuova era sia l’idea di Personalizzazione di massa rispetto a Produzione di massa. Ed è in questo ambito che ci inseriamo: progettando prodotti che siano riproducibili e personalizzabili mediante le nuovissime tecnologie dei macchinari CNC e d stampa 3D.”
In linea generale è la capacità di un’azienda di essere identificabile, lo strumento attraverso il quale diventa unica e riconoscibile dal suo target di clienti. Questo avviene attraverso una serie di elementi (grafici e non) che delineano l’identità dell’azienda, nonché le loro decisioni e comportamenti nel breve e nel lungo periodo. In qualità di visual e graphic designer il mio compito è progettare la comunicazione aziendale ossia “come si presenta”, l’azienda/marchio. Partendo dalla progettazione del logo aziendale, ai font da utilizzare, allo stile grafico del sito internet, oltre alla progettazione e rappresentazione dei vari correlati grafici quali packaging, business card, pieghevoli, locandine e cataloghi aziendali. Ognuno di questi elementi rappresenta un tassello del progetto e dell’impatto visivo del brand. Si tratta di un argomento molto ampio che richiederebbe molto tempo per essere approfondito e spiegato, ma in sintesi mi porta a lavorare all’interpretazione e progettazione dei messaggi visivi dell’azienda in relazione ai principi di estetica e di stile prestabiliti per garantire la sua identità.