Abbiamo intervistato Irma Fiorentini che ci ha raccontato della sua passione per la pittura murale, il restauro e l’insegnamento dell’arte.
Ciao Daniela, dopo 25 anni di esperienza professionale posso dire di essere molte cose! Ma il mio focus continua ad essere la pittura murale, il restauro e l’insegnamento dell’arte, vivo e dipingo nella mia casa-studio, un edificio rurale sulle colline tosco emiliane che ho restaurato con grande passione e che è diventato un centro artistico internazionale. Collaboro abitualmente con architetti e arredatori e sto avviando gemellaggi con scuole inglesi. Il mio lavoro consiste prevalentemente nel realizzare Trompe l’oeil e apparati ornamentali su grandi tele che a lavoro ultimato vengono applicate su pareti e soffitti. Sono inoltre specializzata in restauro di affreschi e mi occupo di arredamento conservativo, ovvero del recupero di oggetti d’arredo, prevalentemente porte e mobili, valorizzandoli con nuove finiture, effetti anticati e decorazioni. Presso il mio studio insegno pittura murale, e tecniche artistiche in forma intensiva e individuale, per fare un corso basta prenotare una data; inoltre organizzo laboratori personalizzati di Arte-Terapia. Nel mio Bed and Art ospito gli allievi che provengono da fuori Bologna e dall’estero in un clima molto conviviale. Dopo una full-immersion che può durare dai due giorni al mese intero, gli studenti se ne vanno portandosi a casa i fondamenti di una professione, oltre ad una esperienza artistica e umana indimenticabile.
La creatività e la ricerca sono necessità insite nell’essere umano, potersi dedicare quotidianamente a questo è una grande gioia.
La pittura filosofica è un progetto che purtroppo si è arenato per mancanza di fondi quindi preferirei parlare di arte-terapia. In effetti non vi sono molte differenze tra le due, salvo il fatto che si lavora in collaborazione con un filosofo anziché uno psicologo.
L’arte-terapia è piuttosto sottovalutata in Italia, ma il suo potenziale è straordinario. Comuni stati di stress, insoddisfazione e ansia possono essere risolti dando alla propria vita un nuovo impulso creativo, sviluppando appunto quello spirito di ricerca ed espressione artistica a cui accennavo. L’arte dialoga con il nostro inconscio e ha un proprio linguaggio fatto di colori, forme e simboli. Usare l’arte come terapia significa adottare questo nuovo linguaggio per il proprio benessere. Attraverso il disegno, la pittura e la scultura possiamo esprimere il nostro problema, possiamo scoprire le nostre risorse e cercare le soluzioni sfruttando i nostri talenti e tutto il nostro potenziale.
Se la tua prossima domanda è “Chi è stato il tuo maestro più importante?”, la mia risposta è “L’arte stessa!”
Ringraziamo Irma per l’intervista concessa a ProntoPro. Scoprite di più su WWW.ITALIANDECOR.IT