Abbiamo intervistato per voi Massimo Fracasso che ci ha raccontato della sua attività e ci ha spiegato qualcosa di più sulla bioedilizia.
CasaSana nasce nel 2001, con l’obiettivo di essere riferimento per chi ha l’esigenza di costruire e vivere in un ambiente domestico, privo di sostanze inquinanti. La nostra attività è mirata principalmente nell’individuare, proporre, commercializzare e produrre, prodotti per un edilizia sostenibile. Se il 90% del nostro tempo lo trascorriamo nell’ambiente della nostra casa o del posto di lavoro, non ci deve essere indifferente in quale modo tale ambiente è stato costruito.
Sempre più spesso si sente parlare di bioedilizia; cerchiamo di spiegare meglio cosa si intende con questo termine. La bioedilizia è quel campo del costruire, dove l’uomo, la sua salute, la sua dignità ed il suo benessere spirituale, mentale e fisico è il destinatario dell’attività edilizia e non principalmente le considerazioni tecnico-economiche e architettoniche strutturali. Purtroppo oggi, l’industrializzazione della produzione per l’ambiente “casa”, ha causato la perdita di molte abilità e conoscenze, si è perso il contatto con l’ambiente naturale e si sono rotti quegli equilibri che regolavano il modo di edificare di derivazione artigianale, esperienze e conoscenze che si erano accumulate nei secoli e che avevano dato dimostrazione di saggezza. Proprio per questo non bisogna stupirsi se è stato dimenticato l’essenziale in materia di costruzioni, cioè l’uomo che va ad abitare la costruzione. La “bioedilizia” definisce la casa come la nostra “terza pelle”, dopo la pelle vera e i vestiti, questo per sottolinearne la sua importanza. Negli ultimi anni si stima che le nuove sostanze chimiche adottate per i componenti di una abitazione siano svariate migliaia, molte delle quali con dubbi effetti sulla salute. Le abitazioni e i luoghi di lavoro di oggi sono malati, e spesso noi con loro. Infatti l’aria degli ambienti interni è variamente viziata da esalazioni tossiche, dannose per il nostro equilibrio e benessere psico-fisico. I comuni materiali edili, non riportano chiaramente in etichetta la loro composizione, impedendoci di capirne il contenuto; al contrario chi produce prodotti naturali, espone ben in vista la loro composizione, con la massima trasparenza. I materiali per la bioedilizia diventano poi indispensabili quando si tratta di ristrutturare edifici di interesse storico; tali costruzioni edificate usando solamente materiali che la natura forniva in grande quantità in loco come, calce, coccio pesto, pozzolana, cere, ecc. di facile reperimento e con esperienze sul loro utilizzo maturate in secoli di uso. Dimostrazione della loro qualità ne è il fatto che la maggior parte di queste costruzioni a distanza di secoli, sono ancora intatte nella loro struttura generale. Non tenere presente di usare materiali originali per le loro ristrutturazioni, oltre ad offendere la storia stessa dell’edificio, potrebbe portare a incorrere in danni talvolta irreversibili alla struttura dell’edificio.
Le difficolta non sono mancate e non mancano tutt’ora; risulta sempre problematico, ad esempio, far cambiare materiali e cicli applicativi, a maestranze oramai abituate da decenni ad altri metodi; per questo periodicamente, organizziamo dei corsi aperti a maestranze, tecnici o appassionati, per approfondire le varie tematiche, che riscuotono sempre un ampio consenso. Si sente dire spesso che i prodotti per la “bioedilizia” sono molto cari e non alla portata di tutte le tasche; mediamente i costi sono superiori a quella convenzionale, ma tale svantaggio è ampiamente ammortizzato dall’aumento di benessere che si crea nell’abitazione, dalla resa molto alta dei prodotti, dalla ridotta manutenzione e dalla consapevolezza che si è contribuito ad arginare l’inquinamento ambientale.
Ringraziamo Massimo Fracasso per l’intervista concessa a ProntoPro.
Scoprite di più su www.casasanabio.it