E’ stato il luglio più caldo degli ultimi centosessantanni, stando a quello che dicono statistiche e metereologi. E pensare che per tenere il caldo africano fuori dalle nostre case sarebbe bastato davvero poco: indossare un… cappotto!
No, non quello nel quale a breve saremo costretti a intabarrarci per proteggerci dal freddo: il cappotto, se vogliamo stare freschi nelle nostre case mentre fuori il termometro segna 40 gradi, o al caldo quando per strada la colonnina di mercurio tende allo zero, si può fare indossare tranquillamente alle nostre case.
Per scoprire come fare è sempre meglio affidarsi a un professionista.
La dicitura esatta è “cappotto termico” e indica quella particolare tecnica di coibentazione (o isolamento, se preferite) che crea una vera e propria cortina di protezione dagli agenti atmosferici esterni.
Interno o esterno?
Il cappotto termico, la cui realizzazione è consigliabile sia affidata a imprese specializzate, consiste nella posa di pannelli, che possono essere di diverso materiale (lana di vetro, ad esempio, che è un cattivo conduttore di calore) che vengono posizionati da artigiani esperti sulle pareti – generalmente quelle esterne – di una casa. I pannelli fermano il calore o il freddo provenienti dall’esterno, impedendo che le nostre abitazioni si trasformino in saune d’estate o ghiacciaie d’inverno.
Si può optare anche per l’isolamento di un singolo ambiente (cappotto interno).
I vantaggi ambientali…
E’ stato calcolato che riscaldare o raffreddare una casa con i sistemi tradizionali comporta una dispersione di energia che può raggiungere il 40%.
Con il cappotto termico eliminiamo questo spreco, riducendo i consumi energetici.
Diventiamo più rispettosi dell’ambiente:tutta l’energia che utilizziamo deriva dai combustibili fossili, che notoriamente sono inquinanti.
Diamo il nostro contributo, di conseguenza, alla riduzione dell’effetto serra.
… e quelli economici
Per chi installa il cappotto termico sono previste una serie di agevolazioni fiscali.
Fino al 31 dicembre di quest’anno (il provvedimento è contenuto nella legge di stabilità per il 2015) è prevista una detrazione fiscale del 65% per gli interventi di riqualificazione degli edifici (il cosiddetto ecobonus) Dal primo gennaio 2016 l’aliquota sarà invece riportata al 36%. Ecco perché il suggerimento è quello di fare in fretta: risparmio energetico e detrazioni fiscali sono due validissimi motivi.
Senza dimenticare che coibentare una casa permette anche di riqualificarla come classe energetica facendole acquisire maggior valore di mercato.
E i costi?
I costi per la realizzazione di un cappotto termico vengono calcolati in base a due voci: il tipo di materiale scelto e la manodopera (posa in opera). Il prezzo per il cliente non dovrebbe superare complessivamente i 60 euro a metro quadrato. Per un preventivo dettagliato è sempre meglio affidarsi a un professionista
Antonio Murzio