Creare una fattura richiede vari passaggi ma tutti molto semplici. Per compilarla correttamente è necessario definire il proprio regime fiscale e avere a portata di mano tutti i dati richiesti affinché abbia validità.
Attualmente possono essere redatte fatture cartacee o fatture elettroniche. Le fatture cartacee sono emesse solo da alcuni soggetti titolari di partita IVA che adottano il regime forfettario. Pertanto sulla fattura dovrà essere riportato il regime fiscale applicato e il riferimento alla legge che stabilisce che si tratti di un soggetto non tenuto a fatturazione elettronica.
La maggior parte dei soggetti titolari di partita IVA, invece, ha l’obbligo di emissione della fattura elettronica; questa presenta le stesse caratteristiche di quella cartacea ma viene inviata per via telematica attraverso il Sistema di Interscambio (SDI) dell’Agenzia delle Entrate. Per mezzo di software gestionali appositi, è possibile procedere alla compilazione della fattura elettronica che, al termine delle operazioni, viene restituita in due formati:
In ogni fattura è necessario inserire alcuni dati essenziali previsti dalla legge:
Per creare una fattura si devono prima di tutto inserire i dati anagrafici e fiscali dei soggetti coinvolti, ovvero del venditore o prestatore (a seconda che si tratti di beni o servizi) e del compratore. I dati richiesti sono: nome e cognome o ragione sociale, partita I.V.A. e codice fiscale, indirizzo di residenza, indirizzo di posta elettronica e di posta elettronica certificata.
Un elemento fondamentale che non deve mai mancare in fattura è il numero della fattura stessa. Il numero deve essere progressivo di anno in anno e deve identificare in maniera univoca la fattura in modo da evitare eventuali sovrapposizioni tra documenti dello stesso tipo emessi dal medesimo soggetto.
Dopo aver inserito i dati preliminari, si può procedere alla compilazione del corpo della fattura inserendo i dati relativi ai beni o servizi da fatturare:
Nella sezione riguardante l’IVA andrà indicata l’esigibilità, immediata o differita, insieme all’eventuale articolo di legge relativo alla differibilità.
Nel caso in cui la fattura sia soggetta a imposta di bollo, ad esempio per importi non assoggettati ad IVA superiori ad euro 77,47, sarà necessario specificare anche questo elemento.
Andrà poi indicata la modalità di pagamento: tramite bonifico bancario, in contanti, tramite Ri.Ba. (ricevuta bancaria) o altra modalità concordata con l’acquirente. Se necessario, andrà quindi riportato l’iban e i dati del conto corrente sul quale effettuare il pagamento.
Dovrà essere indicata la data del pagamento che potrà essere anticipato (in tal caso nel corpo della fattura va indicato che si tratta di un anticipo o di un acconto sul totale del servizio reso), oppure dilazionato e quindi andrà indicato il termine concordato del pagamento.
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