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Come funziona un’ attività di servizi stimativi ?

In questo articolo ci verrà spiegato in cosa consiste l’attività di servizi stimativi e le principali tecniche.

servizi estimativi

 

Qual’è la sua storia e com’è nata la sua attività?

Nel 2002 mi sono inscritto  all’università degli studi di Palermo dove ho superato il pre-esame per l’iscrizione al c.d.l. specialistica in architettura.
Durante gli studi universitari ho maturato la consapevolezza di trovarmi in un ambiente in cui la tecnica e la bellezza vanno a nozze e cominciai a pensare che, probabilmente la libera professione di architetto era la mia strada e che non avevo il bisogno di valutarne altre.
Nel 2006 decisi di consolidare le mie conoscenze nel mondo dell’arte iniziando a studiare per conseguire il diploma di Maestro d’Arte Applicata sezione “Disegnatori di Architettura e Arredamento”. Conseguii il diploma nel 2008 presso l’Istituto Statale d’Arte “G. Bonachia” di Sciacca . Questo step rallentò i miei studi universitari, ma non mi preoccupo, oggi come allora, di quanto tempo occorra per raggiungere un traguardo, purché il traguardo valga il tempo impiegato.
Nel 2011 iniziai la mia esperienza come tirocinante presso uno studio di architettura a Licata e frequentando  altri architetti più anziani ho assorbito come una spugna tutti i consigli e le storie di libero professionista che mi venivano raccontate. A quel punto mi era chiaro che fare l’architetto era ciò che volevo per il mio futuro.
Nel 2012 ho conseguito la laurea in architettura magistrale e nel 2014 ho aperto un mio studio professionale iniziando a fare ciò che un neo-laureato si ritrova a fare: pochi lavori e tante nuove esperienze. Non sono mancate da quel momento le diverse collaborazioni con i colleghi e gli incarichi privati. Già nel 2014 rivestivo per la prima volta il ruolo di direttore dei lavori e progettista in un incarico per la ristrutturazione di un edificio privato.
In ogni incarico di progettazione cerco di trasmettere al committente tutta la mia visione di design, le mie idee e le ragioni di ogni scelta. Oggi mi sento legato allo stile industriale e ho avuto modo di applicarlo sia nelle abitazioni che in locali commerciali ottenendo anche delle pubblicazioni su riviste cartacee diffuse in tutta Italia e su magazine online.

Ci racconti un pò della sua attività di servizi stimativi?

Il mio interesse per l’estimo in generale è nato durante gli studi universitari quando ho affrontato l’esame di “Estimo ed Economia dell’Ambiente” ho nutrito particolare interesse per le teorie economiche che gli studiosi del passato hanno elaborato e per la complessa pratica di stima che i tecnici di oggi svolgono. Tale interesse, via via scemato negli anni, si riaccese quando nel 2014 ricevetti il primo incarico importante per la stima di un patrimonio immobiliare da cinquecentomila euro da produrre al tribunale civile di Agrigento in sede di giudizio civile. In tale esperienza, sperimentai la collaborazione con uno studio d’ avvocati il quale mi illustrò tutti i dettagli della citazione in giudizio e mi parlò della necessità di avere una stima reale e quanto più precisa del patrimonio. Come dicevo prima non importa quanto tempo impiego, purché ne valga la pena, allora viste le scadenze permissive dettate in quella sede dal tribunale, mi concessi di seguire appositamente un corso di “Esperto in Valutazioni Immobiliari” certificato da EN.I.C. e riconosciuto dal Consiglio Nazionale degli Architetti. Superato il corso e l’esame previsto affrontai l’incarico con grande dimestichezza e venni immediatamente incaricato a ricoprire, all’interno della stessa citazione in giudizio, l’incarico di C.T.P; i risultati furono eccellenti e non riesco a descrivere quale soddisfazione abbia io provato sentendomi contattato dal mio cliente e dall’avvocato, dopo aver concluso da mesi la mia parte di lavoro nella causa, per ringraziarmi del grosso contributo dato e per comunicarmi gli esiti favorevoli del giudizio.
Da allora non ho più smesso di acquistare testi e manuali per tenermi costantemente aggiornato su questa disciplina. Fortunatamente anche il numero di incarichi di questo tipo sono aumentati e oggi mi sento di voler continuare ad occuparmi di estimo in generale.

Quali sono le tecniche più utilizzate per stimare il patrimonio immobiliare?

Le tecniche che utilizzo nel mio mestiere, per quanto concerne l’estimo, sono le più recenti tecniche riconosciute nel panorama estimativo europeo.

Non volendo ora scendere troppo nel dettaglio con il rischio di annoiare chi non conosce bene questa disciplina, posso affermare che le tecniche che più utilizzo sono: quella arcinota del Market Comparison Approach, la Stima per Apprezzamenti e Detrazioni, la Direct Capitalization e via via tutti gli altri procedimenti di stima secondo gli Standard Internazionali e le linee guida ABI. Ogni immobile ha una sua storia, ogni mercato ha le sue peculiarità e per questo motivo maggiori sono gli strumenti di cui il perito è dotato e più alte saranno le possibilità di ottenere una stima sufficientemente precisa.

Le capita di incontrare problemi di ordine legale nel suo settore ?

In questi anni di esperienza come libero professionista non mi è mai capitato di incorrere in problemi di natura legale. Tuttavia a causa delle rigide normative e delle responsabilità, a mio parere talvolta esagerate, che vengono caricate sulle spalle del professionista, ci si sente talvolta con il fiato sul collo.

Durante una direzione dei lavori o in sede di istruzione di una pratica è infatti fin troppo facile incappare in una leggera disattenzione che seppur non dannosa per alcuno costituirebbe un motivo per essere perseguiti penalmente.
Credo che in Italia, l’aver subito denunce durante un cantiere o in sede di istruzione di un adempimento burocratico non debba rappresentare assolutamente per un tecnico una nota di demerito alla sua professione vista la facilità con cui si può incorrere, ai giorni nostri in questo tipo di disavventura. Altra storia è invece ciò che concerne la sicurezza nei cantieri e gli interessi economici del cliente. Credo che in questi due casi non ci si possa permettere nessuna disattenzione o leggerezza: ne andrebbe della professionalità del tecnico e potrebbe incidere negativamente sulla sua carriera. Ecco perché ci serve sempre più tempo di quel che ci viene concesso e un paio d’occhi grandi e spalancati.

Ringrazio Salvo Lombardo per la sua disponibilità e se avete bisogno di ulteriori informazioni potete recarvi sulla sua pagina.


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