In questo articolo vedremo qual è stato l’impatto che il web ha avuto sulla pubblicità e come questa si è evoluta negli ultimi anni.
La pubblicità è nelle nostre vite da sempre, ma negli ultimi anni abbiamo assistito ad una modifica sostanziale di quello che è la pubblicità e di ciò che rappresenta.
Per sapere qualcosa di più di questo argomento abbiamo intervistato Proteina CReativa, un’agenzia di comunicazione di Erba, in provincia di Como, e abbiamo approfittato di questa opportunità per chiedere loro qual è l’ importanza che la pubblicità riveste per un’azienda e come è cambiato questo settore negli ultimi anni.
Nell’immaginario collettivo, quando sentiamo il termine “pubblicità” spesso lo associamo agli spot televisivi, quelli che interrompono il nostro film preferito, o che passano a ripetizione durante la partita della nostra squadra del cuore, o della gara motoristica di nostri beniamini. In realtà la pubblicità non è solo quella.
La pubblicità per un’azienda è fondamentale e rientra all’interno della comunicazione e del marketing. Anzi è forse una delle componenti più importanti, in quanto la giusta campagna pubblicitaria permette di essere ricordati e non di essere “uno dei tanti”: basti pensare a storiche campagne pubblicitarie anni ’80 (Nuovo? No, lavato con Perlana. – Silenzio, parla Agnesi, …).
Tuttavia negli ultimi 10 anni, il concetto di pubblicità è stato completamente rivoluzionato grazie all’avvento del web. Ad ogni ricerca che effettuiamo sui motori, ci compaiono degli “annunci sponsorizzati”, su ogni pagina che visitiamo troviamo banner pubblicitari. E guarda caso quasi sempre ci vengono proposti dei prodotti a cui siamo interessati. Ecco com’è cambiata la pubblicità negli ultimi anni: l’innovazione passa per il concetto di “profilazione”.
Ad ogni ricerca, ad ogni sito che visitiamo, per ogni pensiero che condividiamo sui social, per ogni acquisto che effettuiamo on-line, il nostro profilo digitale prende sempre più forma, e allora ecco che ci vengono serviti dei “consigli promozionali” sempre più raffinati.
Un altro modo di fare pubblicità, che si sta velocemente diffondendo è la pubblicità sui social: ormai tutti noi abbiamo almeno un profilo tra Facebook, Twitter, Linkedin, Instagram,etc. e le aziende lo sanno; è quindi necessario declinare le campagne pubblicitarie anche sui social.
Ogni campagna pubblicitaria, in questo settore, ha lo scopo di diventare virale; l’obiettivo è suscitare un’emozione – di qualsiasi tipo – e far scattare il meccanismo psicologico che porta a condividere un video, un’immagine o semplicemente un testo.
Sempre più agenzie si stanno specializzando in questo settore e sempre più aziende vi fanno affidamento. Nessuna azienda è esente e nessun settore è off-limits: basti pensare ad una delle campagne promozionali più discusse e amate degli ultimi tempi: una famosa agenzia di pompe funebri. La bravura dell’agenzia che segue loro il marketing è stata quella di riuscire a tramutare un prodotto che genera tristezza, con delle campagne umoristiche ma mai volgari. Un altro esempio di campagna social (italiana) ben riuscita è quella di una famosa birra danese che riesce sempre a strappare un sorriso agli utenti.
Infine, è necessario dare sempre un’occhiata ai “grandi maestri” della pubblicità: negli Stati Uniti è viva più che mai la battaglia tra brand concorrenti a colpi (a volte anche bassi) di spot e post: basti pensare all’eterna lotta tra Coca-Cola e Pepsi, o McDonald’s e Burger King (solo per citarne qualcuno).
Ringraziamo Roberto Rubellini per la sua disponibilità e per aver risposto alle nostre domande.