Produrre fotografie e video, è un’attività decisamente complessa, che richiede uno studio approfondito. L’arte sta nel cogliere i momenti perfetti, ma non solo, anche quelle immagini che rappresentano il brand di un’azienda.
Simone Meacci, 38enne, si occupa proprio di fotografia e videomaking da quasi 10 anni. Ci racconta di essere entrato nel settore matrimoniale come Video Auge, con studio a Empoli, nel 2013.
Simone e sua moglie, Denise Butera, sono nel settore della fotografia e video matrimoniali, dal 2013 come Video Auge; tuttavia per affrontare i servizi completi, si avvalgono di fidati collaboratori, tutti professionisti; in alcuni casi arrivano a gestire un servizio matrimoniale in 6 operatori.
Il loro motto è “servizi foto-video matrimoniali ad alto tasso di personalizzazione”.
Oltre ad occuparsi di matrimoni, che costituiscono circa il 60% del loro giro d’affari, lavorano anche nei settori della fotografia e video aziendali, di danza, teatro e spettacolo, e in più si occupano anche di social media marketing.
Sul loro sito www.videoauge.com, si trovano i vari esempi di tutte le categorie di servizio.
Le motivazioni per scegliere di intraprendere una simile attività, immaginiamo quanto siano dure. Infatti, abbiamo chiesto a Simone, quale siano state le sue, il quale ci ha detto:
“Credo che gioco forza ci si avvicini al nostro lavoro per passione, si inizi a farlo per diletto, fino a quando non si arrivi al bivio… quando il bivio si è presentato, nel 2013 appunto, non ho avuto alcun dubbio, e ho intrapreso la strada che ha voluto che la mia passione diventasse la mia professione. Quello a cui ognuno di noi fotografi e videomaker dovremmo fare attenzione, è mantenere viva questa passione negli anni; questo è quello che io non vorrei fare: lasciare che la passione per ogni singolo servizio venga affievolita o spenta dal “purtroppo oggi non si può più lavorare come una volta”.
Non esiste un decalogo, un formulario, da seguire per arrivare al prodotto perfetto, o per dire che un prodotto è migliore o peggiore, di quello di un altro concorrente. E questo è proprio il bello del mestiere del fotografo, un’attività in cui c’è spazio per tutti, o almeno, tutti quelli che si sentono di avere da dare qualcosa.
L’unica cosa che Simone ritiene non dovrebbe esistere in questo lavoro, è la serialità delle produzioni: ci spiega infatti, che “ogni video dovrebbe essere unico per caratteristiche, come unica è la coppia di sposi che ha affidato l’incarico.”
Dal momento in cui, Simone si avvale della collaborazione di numerosi professionisti, ci siamo fatti spiegare qual è il suo metodo per scegliere il professionista giusto.
“Scelgo un professionista se ho fiducia in lui; si deve creare un legame empatico che mi porti ad avere fiducia nelle sue capacità professionali ma anche e soprattutto in quelle umane. Ogni incarico è un territorio sempre ricco di insidie e imprevisti, e se mi fido del professionista scelto, mi sentirò tranquillo che tali imprevisti saranno gestiti al meglio.”
Simone di Video Auge, ritiene che (e aggiunge “fortunatamente”) più della “vettura” quello che conta è il “pilota”!
Simone lavora con una vasta gamma di camere e accessori della Sony, e con i quali ci confessa, di trovarsi benissimo.
Chiaramente, quello che aggiunge e ci tiene a sottolineare, riguarda la sua speranza: nonché, quella che un cliente si affidi ad un suo servizio, per quello che sa fare Simone come videomaker e fotografo, e non per i brand da lui selezionati.
Il consiglio che Simone dà, è di riflettere sul fatto che, al di là che un matrimonio sia low-cost oppure principesco, ciò che resterà nel tempo è il servizio foto-video.
Non si dovrebbe scegliere il professionista da incaricare in base al “me lo hanno consigliato”, “era compreso nel pacchetto”, o, peggio, semplicemente per il prezzo più economico.
Negli anni è un’azione di cui molti, prima o poi si pentirebbero. Piuttosto è bene affidare il servizio del “vostro giorno” a chi più vi è piaciuto, e nel quale avete più fiducia.