Copypersuasivo ed il copywriting
Abbiamo intervistato oggi Andrea Lisi di Copypersuasivo, che ci ha parlato della professione del Copywriting.
Parlaci un po’ della nascita di questo sito.
Nel 2015, dopo un po’ di tempo che lavoravo come copywriter con clienti stranieri, principalmente americani, cercando lavori su portali per freelance come Upwork.com, ho capito che era ora di iniziare a scrivere non solo per promuovere l’attività degli altri, ma anche la mia.
Mi ero reso conto che avere una propria piattaforma proprietaria, con una propria strategia di contenuti e un proprio funnel di vendita, è la cosa che conviene di più – non solo alle aziende, ma anche ai singoli professionisti.
Prima di tutto è utilissimo farsi trovare su portali come Prontopro, perché all’inizio dà un vantaggio incredibile rispetto ai vecchi metodi per promuoversi offline (biglietti da visita, brochure, ecc). Dopo i primi tempi consiglio di crearsi anche un proprio
sito e blog, perché gli stessi clienti ti guarderanno con più rispetto.
Se infatti ti riconoscono come un esperto nel settore e hanno imparato a conoscerti tramite le cose che dici, è più facile che si fidino.
Ma c’è di più: venendo loro da te, non sei costretto a competere con i preventivi al ribasso dei concorrenti, e puoi avere prezzi e condizioni molto più favorevoli.
Nel mio caso è successo che
CopyPersuasivo.com, affiancato anche dal podcast su iTunes, è cresciuto costantemente, e tutt’ora c’è un flusso continuo di contatti che mi arrivano, senza aver neanche mai messo un budget pubblicitario.
Questo perché la professione del Copywriter in Italia è ancora misconosciuta. E’ molto facile trovare articolisti per due spicci a parola, ma molto molto difficile trovare veri “scrittori per la vendita” in grado di creare testi, blog, pagine cattura contatti, email e pagine di vendita professionali e persuasivi.
E purtroppo quei pochi che insegnano il vero copywriting si fanno pagare moltissimi soldi per dare semplici informazioni di base.
Quali sono le regole da seguire per un perfetto copywriting?
Ce ne sono almeno una quindicina, tra quelle più importanti.
Dico sempre, come prima cosa, di evitare l’aziendalese. Bisogna smetterla di parlare in un linguaggio spesso incomprensibile ai comuni mortali.
Dopo aver fatto il liceo classico, essermi preso 2 lauree e aver lavorato a contatto con bandi pubblici o in multinazionali, mi sono reso conto che è estremamente facile perdere il contatto con la realtà, con quello che la gente davvero vuole e di cui ha bisogno.
Un piccolo micro-imprenditore questo non può permetterselo.
Inoltre, se vuoi un marketing orientato ai risultati, e dei messaggi che vendano, non puoi rischiare di creare confusione, tirando fuori frasi “carine” o “a effetto” come fanno ancora tanti pseudo-copywriter nelle agenzie pubblicitarie italiane.
Per quelli che vogliono approfondire quest’approccio, ho messo a disposizione una copia omaggio del “Piccolo Libro della Scrittura Persuasiva”
Come si è sviluppata la professione di copywriting negli ultimi anni?
Fino a poco tempo fa bisognava passare obbligatoriamente dalla gavetta in un’agenzia, spesso lavorando in un ufficio con orari fissi, come qualsiasi altro “lavoro”.
Invece ciò che ho provato io e ciò che mi ha fatto veramente appassionare al
copywriting è proprio il fatto che ti dà la possibilità di operare in remoto e in totale autonomia.
Sia che scrivi per le tue attività che per altri, hai le tue scadenze e non importa quando e dove lavori, l’importante è il risultato.
Questo stile di vita – e in generale le grandi possibilità all’interno del web marketing – ne fanno una delle professioni secondo me più attraenti per le persone che hanno queste caratteristiche:
1. Curiosità
2. Voglia di studiare
3. Intraprendenza
Io stesso ho diversi collaboratori, tra i ragazzi che si stanno formando con me, e ci stiamo tutti togliendo belle soddisfazioni, aiutando altri professionisti e imprenditori a promuoversi in maniera più efficace e a vendere a distanza.