Quando si sospetta la presenza di topi nei luoghi che frequentiamo, la prima cosa da fare è contattare un professionista, lasciando perdere il fai da te. I topi sono bombe ecologiche che trasmettono una grande quantità di microrganismi e parassiti, oltre che la causa di cortocircuiti elettrici e fughe di gas. Il costo del servizio dipende dalla gravità della situazione ma, in generale, parte da una tariffa minima di 100 euro.
Le spese che una derattizzazione comporta oscillano da 100 euro fino a qualche migliaio di euro. I costi dipendono soprattutto da questi fattori:
Dimensione dell’area in cui intervenire (in metri quadrati) | Min. | Max |
Meno di 20 mq | 80 | 120 |
21 – 50 mq | 100 | 150 |
51 – 100 mq | 120 | 180 |
101 – 200 mq | 140 | 280 |
Più di 200 mq | 160 | 250 |
La derattizzazione è un processo lungo che potrebbe richiedere anche più di un intervento nel caso in cui il problema non venga debellato completamente. Per questa ragione è fondamentale rivolgersi a un esperto ed evitare metodi alternativi. Non tutti sanno che, ad esempio, le principali esche rivendute al pubblico contengono una quantità di principio attivo insufficiente all’eliminazione del roditore. Piuttosto che debellarlo, questi prodotti rischiano di amplificare il problema. Soltanto un tecnico è in grado di valutare l’intensità di infestazione e di scegliere il trattamento più adeguato al caso.
Ecco alcuni tra i principali trattamenti di derattizzazione:
Alle tecniche sopra descritte va aggiunto il monitoraggio, una tecnica che verifica la presenza di ratti nell’area interessata senza utilizzare principi attivi. Il monitoraggio si effettua in particolare nelle industrie alimentari in cui non è concesso l’uso di veleni. Le cassette di sicurezza impiegate nel monitoraggio contengono esche placebo che, qualora morse o consumate, confermano l’attività dei roditori nei paraggi.
La derattizzazione inizia con il sopralluogo del tecnico che valuta i fattori di rischio presenti nell’ambiente. In base a questa valutazione, il tecnico pianifica una strategia d’azione e il trattamento più adeguato al caso. In ambienti chiusi, ad esempio, è preferibile utilizzare la tecnica della cattura. Questa permette di recuperare la carcassa del roditore, evitando conseguenze come odori sgradevoli o la diffusione di insetti. In ambienti aperti, invece, sono generalmente preferibili le pratiche di avvelenamento controllato.
Conclusa la fase del trattamento, il passo successivo è la prevenzione. È fondamentale eliminare gli eventuali fattori di rischio affinché il problema non si ripresenti. Se si ha un giardino, per esempio, è importante assicurarsi di raccogliere la frutta prima che cada per evitare di attirare nuovamente i roditori; se si convive con un cane, è consigliabile non lasciare per casa residui di croccantini di cui i topi sono parecchio ghiotti.
Ovviamente, soltanto un tecnico esperto saprà indicarvi le soluzioni più efficaci da adottare per risolvere il problema. Egli è l’unica figura in grado di compiere una serie di valutazioni e di controlli in base ai quali decidere la migliore strategia di derattizzazione.
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