Intervistiamo oggi per Il Blog di ProntoPro El Fish.
EL FISH è uno studio di registrazione polifunzionale, si occupa di pura registrazione audio, di mixaggio e mastering, ma anche di tutto quello che è multimediale: offre servizi di voice over, speakeraggi e doppiaggi per spot, documentari, CD e DVD di narrativa per ragazzi o istituzionali, musiche originali e jingle per cortometraggi, spot e videogames, produzione musicale per artisti, cantanti o cantautori che hanno bisogno della base musicale o di un brano strumentale.
Sì, collaboriamo con figure professionali molto diverse dalla nostra ma allo stesso tempo strettamente legate. Oggi, rispetto ad un tempo, l’artista è molto più esigente e vuole avere di più.
Collaborano con noi video maker e registi, che si occupano della realizzazione del video clip, fotografi che curano il photo shooting dell’artista, illustratori e grafici che si occupano della realizzazione grafica di CD, vinile e locandine per concerti, web designer che creano il sito web personalizzato all’artista. Abbiamo deciso di integrare questo tipo di servizio perché da un lato è vantaggioso per l’artista usufruire di un pacchetto più completo, risultando per lui anche meno stressante, dall’altro crediamo nella cooperazione di più figure, di un team che lavora allo stesso progetto, aumentando al contempo la proposta creativa.
I vantaggi dei servizi on line ovviamente sono dettati dalla possibilità di lavorare a distanza, con estrema facilità. Ho lavorato per esempio alla realizzazione di campioni e loop con uno studio di Londra, ho mixato dei brani di un cantautore siciliano, e registrato musica per un produttore africano, questo non sarebbe possibile in loco. Gli svantaggi sono pochi ma ci sono: il non poter lavorare insieme porta ad uno scambio spesso considerevole di email e telefonate, questo fa perdere tempo, e spesso è più difficile raggiungere velocemente un determinato risultato.
Oggi come oggi, dove il mondo della registrazione è diventato molto più accessibile a tutti, lo studio deve per forza offrire qualcosa di più. Io personalmente ho investito in macchinari analogici (alcuni vintage) che caratterizzano molto il suono e lo scaldano dal freddo del dominio digitale. E’ fondamentale avere un parco microfoni che mi possa permettere di poter scegliere quello giusto in base al tipo di musica, strumenti di qualità che il musicista possa utilizzare in alternativa a quelli in suo possesso per le registrazioni, amplificatori per chitarra e basso, organi vintage, tra cui un Fender Rhodes (un piano elettrico del 1973) ed un organo elettrico Yamaha del 1985, e varie batterie, tra cui una Ludwig del ’58 di proprietà di uno dei più grandi maestri italiani di batteria jazz.
Ringraziamo ancora El Fish per la disponibilità.