Il primo ottobre del 1977 la North American Vegeterian Society (NAVS) celebrò per la prima volta la Giornata Mondiale del Vegetarianismo. Dal 1977 a oggi questa celebrazione è diventata una vera e propria ricorrenza, e proprio per l’occasione abbiamo pensato di fare due chiacchiere sull’argomento con la nostra Pro Flavia Tutino, biologa nutrizionista.
Sì, soprattutto negli ultimi tempi molte persone richiedono questo tipo di dieta. In tanti lo fanno perché hanno a cuore il tema della sostenibilità e desiderano impattare il meno possibile sull’ambiente. Altri si avvicinano all’alimentazione vegetariana per una questione etica: ad esempio, sono contrari alla pratica degli allenamenti intensivi. Infine, un gran numero di persone decide di intraprendere questo percorso per ridurre il consumo di proteine animali – in particolare della carne rossa – nella propria dieta. Bisogna precisare che non tutti, infatti, si rendono conto della quantità di carne rossa che mangiano: anche gli affettati (prosciutto cotto, prosciutto crudo, bresaola ecc.) e gli insaccati (come il salame e la mortadella) vanno annoverati in questa categoria.
Innanzitutto dobbiamo dire che quasi tutti gli alimenti contengono proteine, non soltanto la carne. Il trucco è capire il tipo di proteine che ogni alimento contiene, in modo da abbinare cibi diversi in modo corretto per garantire il corretto apporto di questo nutriente. In una dieta vegetariana, alimenti come uova, legumi e cereali integrali, tofu, soia e derivati sono una validissima fonte di proteine.
Non è soltanto sostenibile. Premettendo che ognuno di noi è diverso, infatti, studi scientifici dimostrano che una dieta vegetariana seguita con attenzione possa portare a benefici cardiovascolari. Numerose ricerche, inoltre, evidenziano come un eccesso di proteine animali – soprattutto provenienti da bestiame di allevamenti poco controllati – nella nostra alimentazione causi un perenne stato infiammatorio nel nostro corpo. Questa evidenza non si riscontra in un bilanciato consumo di altre proteine, ad esempio quelle derivanti dai legumi.
Possono convivere, sia per chi fa sport a livello amatoriale sia per chi lavora nel campo dell’agonismo. La dieta vegetariana, infatti, è in grado di fornirci tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno. Naturalmente – e questo vale per tutti i casi – prima di intraprendere questo tipo di dieta è importante rivolgersi a un professionista della nutrizione, che ci sappia guidare attraverso i giusti step.