Il tema che affrontiamo oggi con Stefano Boraso è la fotografia commerciale e le modalità con le quali viene realizzato un servizio fotografico pubblicitario.
Ho iniziato 20 anni fa ad occuparmi di fotografia pubblicitaria, dalla moda con servizi per calzature abbigliamento e costumi da mare, all’industriale e lo still life e il mio primo studio fotografico aveva una sala posa di 140 mq.
Ho iniziato ovviamente con attrezzature analogiche, dal piccolo al medio formato quindi la cura del set e delle immagini era molto più laboriosa con tempi più lunghi.
Ora con l’uso di programmi specifici di post produzione fotografica si riescono ad ottenere risultati migliori e più in fretta.
Nell’ambito del mio settore, che è prettamente commerciale, tutto – non solo la foto finale – diventa più frenetico ed è per questo che diventa fondamentale il briefing con il cliente e lo studio preliminare del risultato che si vuole ottenere dallo scatto.
Lo shooting pubblicitario parte da un layout iniziale, si passa poi alla scelta dei collaboratori, quindi al casting dei modelli , stylist e mua; per poi passare alla location o allo studio del set in studio o sala posa.
Dopo aver fatto i primi scatti ed averli scaricati sul computer, si verifica subito il raggiungimento o meno dell’obiettivo iniziale del servizio fotografico.
Negli ultimi anni mi sono dedicato alle foto a 360 gradi, per la richiesta frequente, sopratutto da parte del web, di raffigurare oggetti in tutte le prospettive.
Nei siti e commerce o nelle home page, purtroppo non abbiamo ancora delle linee veloci in tutte le zone d’Italia e quindi non sempre il drive dove viene caricata l’immagine gira velocemente e spesso si blocca, ma ciò dipende dalle linee e si spera che con la fibra ottica si migliori il tutto.
La professione del fotografo ha vari aspetti oltre alle tecniche fotografiche acquisite con corsi e specializzazioni; non bisogna trascurare il diritto d’uso della foto e il rispetto del soggetto. Tutto deve essere concordato prima e il suo successivo utilizzo deve essere fatto secondo quanto pattuito anche relativamente all’utilizzo nei vari mezzi – tra cui i social – in sostanza non deve essere solo esibizionismo e deve rispettare la moralità del soggetto ritratto.
Ringraziamo Stefano per aver risposto alle nostre domande e vi invitiamo a visitare il suo sito.