L’IRPEF è un’imposta sul reddito a cui sono soggette le persone fisiche e i soci delle società di persone. I contribuenti, attraverso le detrazioni, possono ridurre l’imposta da pagare o aumentare il credito d’imposta. Alcune detrazioni spettano indipendentemente dal reddito prodotto, come per le spese mediche o scolastiche, altre invece spettano in misura minore al crescere del reddito.
Nel calcolare l’IRPEF, è utile conoscere il meccanismo delle detrazioni che, se applicato, permette di ridurre il valore dell’imposta dovuta: su alcune spese sostenute nel periodo d’imposta (ovvero durante l’anno precedente a quello preso in considerazione) viene calcolata una percentuale, determinata per legge, la cui applicazione ci darà un importo detraibile dal totale IRPEF a debito.
La detrazione spetta al contribuente che ha effettivamente sostenuto la spesa ammessa anche se si tratta di una spesa della quale egli non beneficia direttamente: può essere il caso dei genitori che sostengono spese per i figli o per altro soggetto a carico.
Non tutte le spese sono detraibili e non tutte si detraggono nella stessa misura. La detrazione spetta solamente per alcune tipologie di spesa che il contribuente sostiene nel periodo d’imposta, per ognuna delle quali è fissata la percentuale di detrazione di cui il contribuente potrà godere.
Attraverso il meccanismo della detrazione, l’importo della detrazione potrà essere recuperato, per alcune tipologie di spese, per intero entro l’anno in corso; in altri casi, invece, l’importo va detratto dall’IRPEF dell’anno in corso e dei successivi (fino ad un massimo di 10 anni), in rate annue di pari entità.
Un altro elemento da considerare per il calcolo delle detrazioni è il reddito: in base al reddito del contribuente le spese potranno essere detratte totalmente o solo in parte. Le spese sanitarie e quelle relative agli interessi passivi su mutui, sono sempre detraibili al 100%.
Tutte le altre tipologie di spese saranno detraibili nel caso in cui il reddito complessivo non superi i 120.000 euro; se il reddito è superiore ai 240.000 euro, non si ha diritto alle detrazioni. Se il reddito è compreso tra questi due parametri (120.000 e 240.000 euro) le detrazioni spettano in una percentuale calcolata dal rapporto tra 240.000 euro, a cui si sottrae il reddito complessivo, e i 120.000 euro.
Nel calcolo delle detrazioni occorre tenere presente che vi sono delle franchigie da rispettare, ovvero importi al di sotto dei quali non è possibile attivare il meccanismo delle detrazioni. Se l’importo della spesa sostenuta risulta superiore al valore della franchigia, si applica la detrazione soltanto per la parte dell’importo che eccede la franchigia.
In altri casi abbiamo un tetto massimo detraibile, ovvero un importo limite di spesa superato il quale non è possibile usufruire della detrazione delle spese sostenute. Infine, vi sono casi di spesa per i quali la detrazione spettante è fissa, vale a dire che al sostenimento di determinate spese si ha diritto ad un importo predeterminato di detrazione.
Vediamo ora quali sono le spese detraibili e in che percentuale possono essere detratte, quale franchigia si applica e qual è l’importo massimo di spesa detraibile.
Tra le spese per le quali spetta una detrazione fissa pari al 19% ci sono:
Vi sono delle detrazioni che spettano ai contribuenti che sostengono spese come il canone d’affitto:
Altre detrazioni riguardano le spese relative agli interventi sugli immobili: sono i cosiddetti bonus per la riqualificazione energetica, per la ristrutturazione, per gli interventi antisismici, bonus verde, bonus idrico, bonus facciate fino ad arrivare al superbonus 110% che può riguardare più di uno dei bonus indicati.
Attualmente la percentuale di detrazione per le spese di ristrutturazioni è pari al 50% (su una spesa massima pari ad euro 96.000,00) e la durata della detrazione è di 10 anni.
Nel caso del cosiddetto Ecobonus, nel quale rientrano le spese sostenute per la riqualificazione energetica interna ed esterna, la percentuale di detrazione varia dal 50% al 65% fino ad arrivare al 110% in base ai singoli interventi effettuati. La spesa massima detraibile varia a seconda dell’intervento ed è da suddividere in quote annue per un massimo di 10 anni.
Con il bonus facciate si ha una percentuale di detrazioni pari al 90%; invece, con il bonus idrico si ha diritto ad una detrazione fissa pari ad euro 1.000,00.
Il bonus verde dà diritto ad una detrazione del 36% su una spesa massima pari ad euro 5.000,00 per ogni unità immobiliare abitativa.
Ogni contribuente può detrarre una somma di IRPEF che non può essere superiore al totale delle ritenute subite, a tale titolo, durante l’anno d’imposta considerato.
Quando il totale delle detrazioni spettanti supera il totale delle ritenute subite si parla di incapienza, ovvero il contribuente non può beneficiare di tutta la detrazione spettante, ad eccezione delle detrazioni sulla spesa per fitti passivi.
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