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La musica in Italia: le basi per registrare un brano e qualche consiglio!

Oggi per il blog di ProntoPro intervistiamo Vincenzo Boi di Audio Voice Studio che ci parla della sua attività in ambito di registrazione e ci racconta il panorama musicale italiano

Ci parli della sua attività e di come è nata

L’Audio Voice Studio nasce dall’idea di due amici, accomunati dalla passione per la musica, di creare un piccolo spazio dove poter sviluppare le proprie passioni: il canto e la composizione. Lo slogan utilizzato è “ascolta le tue idee”.
Nel corso del tempo, per diversi motivi, lo studio si è dovuto concentrare solamente sulla produzione, registrazione, editing e composizione.

Posso dire che ora l’Audio Voice Studio è una sorta di laboratorio, di officina musicale, dove è possibile comporre, registrare, arrangiare e finalizzare…ascoltare le proprie idee.

Come si è evoluto il panorama musicale italiano a livello nazionale e locale?

è sempre difficile rispondere a questa domanda, personalmente penso che la musica si evolva molto velocemente, seguendo il filone della comunicazione e della tecnologia. Cambia modo di comunicare, non solo con il linguaggio a livello semantico, ma anche nei modi…pensiamo all’immediatezza con cui possiamo telefonare o videochiamare nostri amici dall’altra parte del mondo, venti anni fa probabilmente ci sarebbe sembrato un’utopia.

Allo stesso modo la musica si sta evolvendo, cercando questa immediatezza, prodotti di consumo immediato, non abbiamo più tre o quattro CD appresso, ma intere discografie, o addirittura ora cerchiamo singole canzoni, senza dover più “sopportarci” tutto l’album se non per scelta. Forse servirebbe un’intervista solo per questa domanda…
Chiudo dicendo che a livello locale (essendo in Sardegna) credo sia ancora più difficile riuscire a trovare una propria dimensione, ma internet in questo ci sostiene.

Quali sono gli step per registrare una propria canzone in uno studio musicale.

All’Audio Voice, per scelta, abbiamo deciso di essere più che uno studio di registrazione. In questo senso l’artista ha modo di confrontarsi, chiedere, farsi consigliare per ogni fase: ideazione, scrittura, composizione, arrangiamento.
Per i brani già “pronti” nella testa dell’artista ci limitiamo ad eseguire le parti puramente tecniche: registrazione, editing, mixaggio e mastering.
In caso di realizzazione o sviluppo nel nostro studio allora gli step cambiano, cerco di riassumerli così:
Consulenza, scrittura e composizione, arrangiamento (qui è fondamentale il confronto con l’artista), registrazione, mixaggio e mastering.
Ogni step racchiude tanti altri piccoli step necessari per una buona realizzazione, ma lo step più importante è la consapevolezza del proprio brano.

Quanto deve investire un cantante emergente nel farsi conoscere? Avete qualche consiglio in merito?

La musica emergente è un tema particolarmente delicato, è importante capire la vera finalità dell’artista. Non credo esista una somma “minima”.
Generalizzando, e sembrando di sicuro banale, dico che per avere un prodotto di qualità bisogna spendere. Ormai quasi tutti gli studi rendono disponibili le proprie tariffe, ma oltre pagare la sala, il tempo, l’artista paga la professionalità, paga la creatività, decide di dare valore anche a chi lo affianca, per poter dare reale valore alla sua composizione. Banalmente (probabilmente facendo ringhiare qualche addetto ai lavori) mi sento di dire che anche con 200/250€ si può proporre un lavoro discreto…ma un lavoro da 200/250€.
I consigli che mi sento di dare sono abbastanza semplici, ma molto poco frequenti:

  1. studiate! : ormai la musica, per molti (non tutti per fortuna), è talmente facile che può essere fatta come niente, senza considerare invece tutto il mondo teorico e pratico che c’è dietro…studiate e informatevi, è fondamentale che sappiate di cosa si parla se entrate in contatto con professionisti.
  2. scegliete una buona équipe: circondatevi di persone capaci che vi ascoltano, con cui potete confrontarvi.
  3. non abbiate fretta: datevi il tempo di poter fare un buon lavoro, la fretta non aiuta mai.
  4. non affezionatevi troppo: non alle persone, ma ai brani…non sempre quell’idea che tanto ci piaceva si rivela efficace, abbiate l’umiltà e la serenità di accantonarla e/o modificarla se necessario.
  5. date valore a chi lavora con(per) voi: “tanto a te piace; devi solo fare così”…se vi rivolgete a uno studio, a un professionista, lasciatelo lavorare, non decidete voi se ci vuole molto o poco tempo, non valutate voi cosa può essere giusto o meno.

Inoltre, anche in Sardegna ci sono persone valide e competenti, non sempre chi “è di fuori” merita di più…forse, nella testa di molti, scrivere Cagliari non ha lo stesso effetto rispetto a Milano, Roma, Los Angeles.

lo studio non fa miracoli! : e anche qui si apre un mondo…lo studio non può realizzare ogni vostro desiderio, non potete avere il sound di Madonna se pretendete di fare registrazione, mixaggio e mastering in due/tre ore perché entro la giornata dovete consegnare il materiale…magari da pubblicare su facebook.

Chiedete, parlate, confrontatevi e trovate la soluzione a voi più adatta, tenendo in considerazione tutti i limiti che avete e che ha chi vi ascolta.

Ringraziamo Vincenzo per la sua disponibilità.


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