Abbiamo intervistato per voi l’architetto Claudio Pellanda che ci ha illustrato la situazione dell’Italia nell’ambito dell’efficienza energetica.
In Italia il percorso per innalzare il livello di prestazione energetica degli edifici ed impianti è solo al principio, perché il nostro paese ha sentito tardivamente il bisogno di sfruttare quest’evoluzione. Di conseguenza sono pochi gli edifici che sono stati oggetto di interventi energeticamente incisivi. Inoltre: le soluzioni costruttive tradizionali che ben si prestano all’obiettivo semplicemente rivedendone gli spessori degli isolanti o correggendone i ponti termici, sono spesso state sostituite con nuove tecnologie di cui non abbiamo esperienza e che non riescono ad assicurare risparmio energetico e comfort nelle stagioni calde nel nostro territorio. Si pensi che in Austria si è costruito l’edificio più efficiente che si conosca con muratura di laterizio e copertura in calcestruzzo. L’edificio si chiama 2226 perché garantisca temperature minime interne in inverno pari a 22°C e massime estive non oltre i 26°C. Tutto questo senza impianti di riscaldamento, raffreddamento o ventilazione meccanica. Rappresenta tutto ciò che serve anche da noi in Italia: creatività e competenza dei progettisti per arrivare ad operare in modo mirato, uscendo da protocolli standardizzati e inadeguati ad un territorio con situazioni microclimatiche molto variabili.
E’ indispensabile creare edifici molto ben isolati e dotati di grandi masse interne di accumulo di calore. Dovranno essere progettati con soluzioni bioclimatiche per catturare ed immagazzinare il caldo del sole in inverno e il fresco delle brezze notturne in estate. Inoltre l’edificio dovrà essere progettato per lo specifico sito dove sorgerà. Uno stesso edificio non può funzionare bene ad Aosta, a Roma e a Palermo, ma nemmeno a Vicenza città e ad Asiago. Un edificio che non risente profondamente del luogo dove sorge e si presenta identico in due località con climi diversi, non può esprimere la massima efficienza energetica.
Non abbiamo mai progettato due edifici con soluzioni costruttive del tutto identiche. Per ogni committente cerchiamo un approccio sartoriale, per disegnargli addosso l’edificio ideale per sé e per il suo stile di vita. Ci prendiamo il tempo che serve, ma vogliamo dare a ciascuno la possibilità di realizzare il suo specifico sogno di casa. Diversi anni fa abbiamo creato un edificio privo di masse di accumulo di calore interne per un professionista single, ed uno, al contrario, molto massivo per una famiglia. Quest’ultimo ha vinto il 1° Premio del concorso ANIT “Un Progetto al Sole 2011” come “miglior edificio energeticamente efficiente in regime invernale ed estivo”. In 8 anni di funzionamento è costato in media 0,54 € per metro quadrato e per anno di riscaldamento, raffreddamento e d’acqua calda sanitaria: 54 € euro ogni 100 m2 per un intero anno: una bella soddisfazione per tutti. E’ un edificio che ha tratto molti spunti dalla tradizione, implementata con tanta innovazione.
Ringraziamo l’architetto Claudio Pellanda per l’intervista concessa a ProntoPro.