Oggi ho intervistato Enrico Colombo, un decoratore che fa arte guardando al contemporaneo ma con un occhio al passato e alle tradizioni.
Non amo definirmi “imbianchino” bensì mi sento più un decoratore oppure un’artista dei colori e dei materiali, la mia arte è eterogenea e multiforme, infatti nasce spesso dalla necessità di sperimentare e di approfondire, partendo dalle osservazioni sulla natura del colore e sulle proprietà dei materiali. Nei miei lavori si riescono a cogliere i riflessi della società contemporanea: la manifestazione artistica rappresenta e cattura in sé il passare del tempo e delle stagioni che mutano.
Oggigiorno anche i mezzi per fare arte cambiano, evolvendosi, provo un innato interesse per tutti questi nuovi materiali innovativi. Mi sto riferendo alle tempere più moderne ma anche ai collage, alle resine, alla luce intesa come medium di percezione e conoscenza. Nel contempo, però, mi ricordo di guardare al passato e di ricostruirlo ‘interpretandolo’ con un’accezione contemporanea: per esempio ho trasformato dei cerchioni di bicicletta in una scultura aerea e monumentale, sacchi di caffè, scarpe da tip tap, gambe di manichini e microchips obsoleti li ho coinvolti nella realizzazione di impensabili opere e lampade di una bellezza unica.
La mia espressione artistica spazia dai materiali più disparati, tuttavia sempre rigorosamente semplici e spesso recuperati da un ripostiglio, da un deposito di materiali abbandonati, da un angolo di cose buttate, senza apparentemente più valore.
Di particolare interesse sono anche le ambientazioni che prediligo, ossia si tratta di trattazioni scenografiche dello spazio, nel quale le opere pittoriche e scultoree si integrano al contesto artificialmente creato. In questo campo sento la necessità di esprimere a tutto tondo la mia concezione artistica: in questa sede è possono cogliere le due direttrici dell’arte di cui mi piace raccontare (ossia quella che guarda con curiosità al contemporaneo e quella che reinterpreta il passato) e altre importanti costanti della mia espressione, come la particolare attenzione che riservo per le luci artificiali e per l’individuo che entra protagonista nell’installazione con curiosità e partecipazione, diventandone fruitore e parte integrante. Sono inoltre specializzato nelle decorazioni, quali: effetto pietra spaccata, bambù, barcode, stucco antico, pavimenti in resina e pareti, carta da parati.
Ringrazio molto Enrico ed per ulteriori informazioni vi rimando a errisart.it