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Progettazione di un’opera architettonica: tra strategia e sostenibilità

Oggi abbiamo intervistato l’Arch. Andrea Tonin di AAT studio che ci ha parlato di alcune azioni fondamentali da seguire nella progettazione di un’opera architettonica e, più nello specifico, della progettazione di edifici eco-sostenibili e del loro mercato.

progettazione di un'opera architettonica
© A. Tonin – www.aatstudio.com

AAT studio di Architettura nasce nel 2009 per volontà dell’Arch. Andrea Tonin facendo confluire progetti ed esperienze passate, collaborando con un team di esperti specializzati, grazie alle nuove tecnologie e metodologie open BIM è in grado di velocizzare e rendere qualitativo tutto il percorso progettuale dall’idea al costruito.

Seguite una filosofia per cui la progettazione di un’opera architettonica richiede anche uno studio ex ante dello sviluppo futuro dell’edificio. In che modo operate in tal senso al fine di prevederne l’evoluzione?

Solitamente quando pensiamo ad un nuovo edificio, cerchiamo di mettere insieme le diverse volontà di chi lo vivrà “come un vestito su misura” tenendo ben presente che vi potranno essere mutamenti. Il più delle volte ciò che facciamo è sottrarre o semplificare invece di aggiungere.

Cerchiamo cioè, una volta comprese le necessità e le caratteristiche del luogo, di arrivare ad un oggetto nuovo, singolare, ma al tempo stesso “semplice” in grado di essere vissuto e trasformato. Gli spazi hanno una loro vita, la vita di chi li abita e mutano con loro, per quanto cerchiamo di prevederne la “crescita” è solo con la semplicità nelle forme e nella distribuzione che pensiamo si possa rispondere al meglio a questo continuo evolvere.

Quali sono i vantaggi che derivano da questa modalità di operare?

I vantaggi nascono dal fatto che con pochi interventi, piccole opere dal costo contenuto, si possono riorganizzare gli spazi e di conseguenza rendere del tutto nuova l’esperienza e la vivibilità di un edificio.

I limiti a questa libertà sono per la maggior parte legati a strutture, impianti e aperture che se ben organizzati in uno schema modulare, ad esempio con impianti termici/elettrici/idrici a terra o soffitto, ci consentono di rimodulare molto più facilmente lo spazio con costi esigui.

Un esempio in cui abbiamo potuto sperimentare questa pratica è E.M.M.A. (Edificio Modulare Mobile Abitativo) una cellula di circa 50mq che può essere facilmente accorpata, trasformata per diventare uno o più corpi da 100mq a 150mq.

progettazione di un'opera architettonica
© A. Tonin – www.aatstudio.com

Edifici eco-sostenibili: come si sta svilppando la domanda per questo tipo di costruzioni? Quali sono i principali elementi da considerare quando si progetta un edificio eco-sostenibile?

Sempre più clienti si stanno avvicinando a questo mondo sia per i risvolti economici che le proposte eco-sostenibili promettono di raggiungere sia per consapevolezza, con ciò ovviamente parliamo di una sostenibilità a tutto tondo, dalla gestione del cantiere, all’approvvigionamento di materiali di prossimità, certificati e le cui caratteristiche di bilancio del ciclo di vita siano il meno impattanti possibile.

Ovviamente ciò determina un costo maggiore al momento della costruzione che deve essere ben ponderato. Ciò però è inevitabile, le nuove normative fino al NZEB (Nearly Zero Energy Building) con il 31 dicembre 2020 diventeranno un obbligo per tutti, ma è solo grazie alla buona progettazione unita alla migliore pratica costruttiva che si otterranno edifici realmente funzionanti.

La tecnologia sta permeando sempre più l’edilizia e come in un motore ogni componente contribuisce al far funzionare il tutto, così molto spesso l’imperizia nella posa di un solo componente produce effetti gravi, come pure diviene controproducente l’eccesso di sistemi attivi e passivi utilizzati a prescindere dalle reali necessità.

Cosa considerare quando si progetta? prima di tutto ciò che ci circonda, la morfologia, le preesistenze del luogo dettano non solo la forma dell’edificio ma anche le sue caratteristiche principali per essere eco-sostenibile.

Quando progettiamo dobbiamo stare attenti a sfruttare ciò che è già presente e non pensare da alieni creando oggetti alieni.

Che sistemi adotterò? Che materiali utilizzerò? Che ditte sceglierò? L’ecosistema risponderebbe quelli più prossimi, perché questi producono minor consumo.

Grazie per l’attenzione.

Ringraziamo Andrea per aver gentilmente risposto alle nostre domande e vi invitiamo a visitare il suo sito aatstudio.com


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