ProntoPro ha avuto il piacere di ospitare l’azienda REMU nella persona del suo Presidente e Amministratore Carlo Marasca, che ci racconta come è nata e sta crescendo la sua attività.
Sono Carlo Marasca, 43 anni, Amministratore (Presidente) della Remu Srl (www.remusrl.it) , oggi ancora piccola azienda multinazionale italiana, nata nel 1927 e fondata da mio padre Giorgio.
Gestisco l’azienda di famiglia con mio fratello Enrico, anch’egli amministratore, dal 1998.
Siamo una seconda generazione di imprenditori e rappresentiamo una classica realtà aziendale familiare italiana in cui è avvenuto un primo passaggio generazionale (al momento potrei affermare con successo).
L’azienda si occupa della realizzazione di attrezzature, macchine e componenti destinate a altre aziende italiane e estere che operano nei mercati della fabbricazione di articoli in gomma e poliuretano, quali cinghie di trasmissione, dell’oil&gas e del cosmetico-farmaceutico.
Abbiamo clienti in tutto il mondo e l’impresa è una piccola multinazionale: piccola per il volume d’affari e la capacità produttiva che devono ancora crescere, multinazionale perché abbiamo anche un’unità produttiva in Albania e un’altra, in fase di start up, in Brasile.
Il nostro cliente tipo è una qualsiasi azienda, italiana o straniera, che abbia esigenza di avere un fornitore capace di offrire prodotti di qualità nel rispetto, quanto più possibile, dei tempi di consegna concordati.
Essendo i nostri prodotti principalmente beni per produrre, l’attenzione alle consegne gioca un ruolo fondamentale nei rapporti con la clientela e nello sviluppo futuro degli stessi.
Oggi le difficoltà principali riguardano le crisi che si susseguono nei mercati, che hanno diverse cause e natura e che ci spingono continuamente a ingegnarci alla ricerca di soluzioni e metodologie di lavoro e strategie per superarle per continuare il nostro percorso di crescita.
L’ultima crisi è quella del settore petrolchimico, causata, a livello internazionale, dalla caduta del prezzo del barile, e in Italia, da cause politiche: questa crisi ha però avuto dappertutto forti ripercussioni economiche e finanziarie, provocando il rinvio di molti progetti di esplorazione e, di fatto, paralizzando tutto il mercato Upstreaming.
In altri paesi, a questa situazione se ne aggiungono altre; ne è un esempio il Brasile, dove agli scandali di corruzione legati alla Petrobrás si è aggiunta la caduta del governo Dilma Rousseff; il tutto ha scatenato l’attuale clima di instabilità politica .
Questa situazione ha rallentato lo sviluppo della nostra impresa Remu Brasil, costringendoci a rivedere il progetto di business iniziale previsto per il Brasile, per non rischiare di rimanere bloccati per molto tempo con l’iniziativa.
Un altro problema, a mio avviso, è legato alla difficoltà di trovare nel mercato risorse umane adeguatamente qualificate; nel corso del tempo ho notato una perdita di alcune competenze e del livello di formazione generale forniti dalle università italiane, e dalla scuola in generale, oltre che una demotivazione sempre più crescente nei ragazzi che ne riduce la combattività.
C’è sempre meno propensione a mettersi in gioco e sacrificarsi, una vera perdita di valori delle nuove generazioni se confrontate con le vecchie che speriamo presto di recuperare perché credo molto nei nostri giovani.
Ringraziamo Carlo per l’intervista concessa a ProntoPro.