Un impianto elettrico o di videosorveglianza che sia, per poterlo realizzare richiede competenze e molta professionalità. Abbiamo realizzato questa intervista a Marco Lorenzi, nato a Bergamo quasi 56 anni fa, 25 da elettricista vive e lavora a Milano.
Nasce professionalmente come apprendista un po’ maturo, diventa elettricista, poi come libero professionista si iscrive all’albo degli Artigiani. Attualmente ha un collaboratore giovane, Emanuele, che col tempo prenderà il suo posto.
Marco si occupa di impianti Elettrici civili e di piccole medie aziende, sistemi di allarme. Cinque anni fa, ha investito nella formazione grazie alla “Scame” di installazione di colonnine per le ricariche delle autovetture elettriche, ed oggi ci dice di avere una certa esperienza in questo settore che ritene in grande espansione.
Ci dice di occuparsi anche di impianti citofonici e reti cablate. Dopo 15 anni trascorsi tra i fornelli, per trascorrere più tempo con la sua famiglia, ha trovato un amico che gli ha dato un’opportunità, dopo di che appassionarsi è stato un attimo.
Rinnovare un sistema elettrico richiede obbligatoriamente, l’intervento di un professionista. Spesso la gente, pur di risparmiare qualcosa, si affida a gente che non sa neanche cosa sia CEI 64-8, elemento essenziale per determinare un lavoro a norma.
Il consiglio di Marco è quello di rivolgersi ad un professionista comprovato e magari qualora non si conosca nessuno, farsi dare qualche referenza fidata.
Con quale strumenti e problemi più comuni degli impianti elettrici aziendali
Per i suoi utensili di lavoro, Marco ha deciso di affidarsi a Würth. Un partner fidato e con cui si è trovato sempre bene, tanto da selezionare e scegliere una molteplicità infinita dei suoi numerosi attrezzi.
Spesso però, soprattutto negli impianti elettrici aziendali sorgono due problemi molto comuni a tutte le imprese: la scarsa manutenzione e la cura nell’adoperare le prese industriali.