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Risparmio energetico applicato agli edifici esistenti: la ristrutturazione consapevole

L’efficientamento energetico è un tema estremamente attuale, ma cosa si può fare per gli immobili già edificati? Oggi Ilaria Magnolfi di AIM Studio Architettura e Design ci parla di come mettere in atto interventi finalizzati al risparmio energetico nel caso di edifici già esistenti.

Risparmio energetico

Ormai da alcuni anni in tutta Europa si stanno prendendo misure ambientali applicando norme per l’efficienza energetica e protocolli di certificazione ambientale nell’ambito delle nuove costruzioni e sugli edifici esistenti.

In Italia, ogni anno la percentuale di nuovi edifici risulta inferiore all’1% degli edifici esistenti, per cui nei prossimi decenni la maggior parte delle persone continuerà a vivere e lavorare in vecchi edifici; dal momento che questi hanno un consumo energetico superiore alla media degli edifici nuovi, essi offrono un potenziale di risparmio energetico maggiore.

Una casa ristrutturata seguendo dei criteri di risparmio energetico, che offre un comfort elevato e ridotte spese di gestione, è molto più attraente per i locatori ed anche la possibilità di vendere o affittare aumenta sensibilmente.

Mentre infatti i costi aggiunti dovuti all’impiego di componenti Passivahaus sono generalmente ridotti, il valore del fabbricato aumenta notevolmente; a questo si aggiunge la necessità impellente di intervenire comunque sulla maggior parte del patrimonio immobiliare nazionale entro un decennio, per cui varrebbe la pena fare proprio l’impegno di sostituire un elemento costruttivo arrivato a fine vita utilizzando materiali, operatori e tecniche orientate a garantire la qualità e le performance di una casa a basso consumo energetico.

Importantissimo ovviamente è affidarsi ad un tecnico specializzato che abbia dimestichezza di queste procedure e che possa suggerire le modifiche adatte, caso per caso, sia alle necessità funzionali ed estetiche dell’utente sia per le aspettative economiche, con l’obiettivo di un risparmio immediato ma anche di un rientro a distanza; in Toscana AIM Studio Architettura e Design ne è un esempio.

Nel caso di rinnovamento energetico, è sempre meglio iniziare dagli elementi costruttivi che maggiormente necessitano di essere risanati. Se l’intonaco delle facciate deve essere sostituito, si può scegliere di applicare contestualmente una coibentazione termica di spessore adeguato, minimizzando quindi i costi addizionali, con un conseguente risparmio sui costi di riscaldamento.

Può invece non essere sempre economicamente vantaggioso rinnovare elementi costruttivi solo per migliorare la coibentazione termica quando tali componenti potrebbero funzionare ancora per molto tempo. Risulterà quindi conveniente valutare caso per caso la necessità di ogni intervento, ma soprattutto investire su un tecnico che definisca un MasterPlan del progetto e dei lavori che, con ragionevole certezza, andranno affrontati su un orizzonte di 10 anni.

Ecco perché bisogna sempre tener conto che, se in ogni opera di risanamento si utilizzano componenti energicamente responsabili, ci si può avvicinare per gradi fino a raggiungere il livello ottimale di risparmio energetico, la massima soddisfazione dei committenti ed il maggior risultato dal punto di vista economico. Tuttavia, se gli interventi non rientrano in un progetto ben definito nei tempi, materiali e soluzioni, si va incontro ad un dispendio di energie e risorse.

Un altro elemento di risparmio, oltre che di miglioramento del comfort percepito, è l’importante abbattimento del fabbisogno termico per il riscaldamento, con immediata diminuzione della bolletta del GAS a fronte di una potenza termica minore per raggiungere le temperature interne gradevoli.

Anche qui il principio di progettualità come criterio di convenienza trova conferma; dopo i principali interventi di ristrutturazione infatti (Ventilazione, Infissi e Isolamento termico), gli impianti di riscaldamento esistenti saranno chiaramente sovradimensionati e si potrà provvedere a sostituire la caldaia con un impianto di riscaldamento di potenza inferiore che meglio si addice ai nuovi, ridotti, consumi energetici.

Se l’impianto di riscaldamento deve essere sostituito, è comunque importante installare già da subito il sistema più efficace possibile, ad esempio una caldaia a condensazione ad alto rendimento che potrà continuare a produrre energia una volta che la coibentazione sarà stata aumentata.

Le spese aggiuntive per i lavori di ristrutturazione utilizzando i componenti Passivahaus ovviamente sono differenti da casa a casa, ma comunque superiori a quelli non energicamente responsabili. Tuttavia, prendendo in considerazione i risparmi sui costi energetici e gli incentivi concessi per interventi di efficientamento energetico, i lavori di ristrutturazione passiva sono convenienti come quelli tradizionali se fatti con criterio progettuale.

Ristrutturare i vecchi edifici è economicamente vantaggioso, ma gli utenti faticano a mettere a fuoco l’opportunità economica perseguibile; affidandosi ad un tecnico specializzato e applicando il metodo della “ristrutturazione consapevole” oltre ad avere un risultato economicamente appetibile possiamo raggiungere ottimi risultati in campo ambientale, oltre che di confort e benessere.

Ringraziamo Ilaria per aver realizzato questo articolo per il Blog di ProntoPro.


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