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Uno sguardo sulla progettazione dei software

Spesso pensiamo di conoscere molto bene i software bensì quella è solo la loro facciata, Fabio Marcone, web architect ha provato a spiegarci quanto profondo è in realtà il web!

Sei un software e web architect, ma cosa fai di preciso?

Il gergo informatico non è di facile comprensione per tutti, lo capisco. Sono un architetto di web applications e di software, che significa? Come un architetto edile progetta edifici, io progetto programmi multi purpose e applicazioni per il web oltre che database. In realtà spesso mi occupo anche poi della realizzazione dei miei progetti, ma la parte preponderante del mio lavoro è la fase progettuale.

 

Ti occupi di progettazione e sviluppo app, ci parli di questo mondo che conosciamo solo per la sua estrema versatilità?

Da alcuni anni il mondo del software si è focalizzato sullo sviluppo di app, cioè programmi che vengono eseguiti su dispositivi mobili, smartphone. Inizialmente le app dovevano necessariamente essere sviluppate con linguaggio nativo per ogni piattaforma (sistema operativo), quindi ObjectiveC/Swift per iOS, Java per Android, C# per Windows mobile. Oggi esistono valide tecnologie che, a meno di alcune limitazioni, permettono di sviluppare una sola app e compilarla e installarla sui diversi dispositivi riducendo l’effort di sviluppo e quindi i costi.

 

Qual è la differenza tra i processi di progettazione di un software e di un’app?

Il processo generale di progettazione non differisce molto, si parte dalla stesura dei requisiti fino alla fase di implementazione delle singole componenti, ma nella progettazione delle app bisogna tenere in considerazione le peculiarità dei dispositivi, quindi l’hardware a disposizione (alimentazione a batteria, schermo touch, GPS, …) con le limitazioni di memoria e CPU del caso e l’utilizzo che se ne vuole fare perché sicuramente uno smartphone non potrà sostituire un server (con dischi in raid, alimentazione ridondata, CPU performanti) e quindi chi progetta software deve considerare questi aspetti. Inoltre dato che la parte HMI (human machine interface) nelle app è molto importante per l’usabilità, si prevedono degli incontri periodici con il committente al fine di realizzare al meglio la sua idea iniziale.

Grazie ancora a fabio, date un occhio al suo sito e quasi quasi contattatelo per ogni richiesta: fabiomarcone.it.


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