Scegliere di fare il cuoco comporta dei sacrifici. Manuel, 37 anni, nato e cresciuto a Bologna, lo fa di professione.
È sposato con 2 figli (meno di 10 anni). Ha studiato ristorazione o meglio, cucina a Castel S.Pietro terme, un istituto scolastico riconosciuto a livello mondiale.
Dopo tanti anni di gavetta ed esperienze internazionali, Manuel ha voluto concentrare la sua attività in Chef a domicilio. Lavora principalmente da solo quando ha pochi commensali (da 2 a 6). Dagli 8 in su, si fa aiutare da un cameriere per dedicarsi di più alla cucina.
Il suo servizio è semplice e ben strutturato: il cliente contatta Manuel, gli racconta la sua idea. Il cuoco gli fa scegliere il menù in base a quel che vorrebbe mangiare, carne, pesce, vegetariano, vegano, etnico etc.
Poi Manuel, grazie all’utilizzo di app di messaggistica come WhatsApp, gli invia la lista delle preparazioni che comprende una molteplicità di piatti per categoria (Antipasti, Primi, Secondi, Dolci).
Successivamente il cuoco si accorda con il cliente determinando il giorno e il prezzo. Una volta stabilita la data, Manuel arriva con anticipo con la spesa fatta, tra piatti, posate, bicchieri, pentole, padelle, tovaglia e tovaglioli. Cucina, serve, pulisce ed esce di scena. Il tutto condito con chiacchiere e simpatia.
Manuel ama terribilmente il suo lavoro, tra l’altro grazie alla sua empatia e l’essere molto socievole, non ha difficoltà a prendere confidenza e lavorare con il contatto umano. Il vero stimolo per lui è poter osservare il viso soddisfatto della gente che ha provato i suoi piatti.