Chiara Campagnano, nata a Scandiano (RE) il 4/12/1976. La sua formazione inizia nel 1996 con la facoltà di Psicologia. Si è laureata nel febbraio 2002 all’Università degli Studi di Urbino, si è iscritta all’Albo degli Psicologi dell’Emilia Romagna dal 2004 e nel 2008 ha conseguito la Specializzazione presso l’Istituto Modenese di Psicoterapia Sistemica e Relazionale ISCRA avendo accesso al titolo di psicoterapeuta.
Ha aperto la sua attività di psicologia nel 2004, portando parallelamente avanti attività di tirocinio in psicoterapia: triage per le emergenze, terapia familiare presso il Servizio di Neuropsichiatria Infantile di Modena e psicologa ospedaliera presso il servizio di psicologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Modena nel Centro Oncologico Modenese, reparto di Hospice.
Nel suo studio lavora in équipe con altri psicoterapeuti, una nutrizionista e un coach.
Nel suo lavora utilizza il modello di psicoterapia ad orientamento sistemico-relazionale, che pone l’attenzione sull’individuo e le sue relazioni. Il terapeuta osserva le relazioni del paziente verso gli altri e del paziente verso se stesso, prestando poi le proprie lenti al paziente, affinché possa comprendere quali sono i modelli relazionali che gli creano sofferenza e accedere a modalità relazionali alternative.
Insieme si può rileggere il passato, dare nuovi significati al presente e ipotizzare un futuro. Affianco inoltre, la psicoterapia all’uso della pnl (programmazione neuro linguistica) e del coaching. Dedicare infatti attenzione anche allo sviluppo delle capacità, risorse e competenze per il raggiungimento dei propri obiettivi (personali o professionali) rende più efficace il percorso terapeutico ed offre strumenti immediatamente utilizzabili per iniziare a cambiare da subito i propri schemi disfunzionali.
La scelta dell’attività di psicoterapeuta nasce dal desiderio di aiutare e favorire le relazioni tra gli individui e il loro ambiente, nell’idea che, in un sistema in equilibrio, ognuno possa offrire agli altri il meglio di sé.
In quali casi è consigliabile uno psicologo di coppia?
È consigliabile quando il problema non riguarda uno solo dei due partner, ma la relazione che hanno tra loro come coppia. Quando le coppie entrano in crisi dopo anni di fidanzamento o di matrimonio, assistono allo sgretolarsi della loro relazione, talvolta bruscamente, talvolta invece un po’ alla volta col passare del tempo.
A volte ci si rende conto che non è più il caso di proseguire insieme, altre volte si vorrebbe continuare, altre ancora la relazione continua ma sarebbe meglio che si concludesse, per non causare sofferenza ai due partner.
Una soluzione può essere la terapia di coppia, che è utile a mettere in evidenza la relazione come “ponte” che le unisce i due partner e a rendere possibile l’evolversi della coppia.
Quale è il compito di uno psicologo durante una terapia?
La psicoterapia è un percorso di aiuto basato sulla parola, costruito sulla base della comprensione di come un individuo si percepisce e di come funziona a livello relazionale.
Nel colloquio con il terapeuta si viene aiutati a verbalizzare sentimenti, stati d’animo legati ai comportamenti o situazioni problematiche. La psicoterapia individuale a orientamento sistemico, in particolare, pone al centro del suo interesse l’individuo e le sue relazioni.
Il terapeuta offre il proprio modo di osservare le relazioni con gli altri e con sé, prestando le proprie lenti al paziente, affinché possa comprendere quali sono i modelli relazionali che creano sofferenza e accedere a modalità relazionali alternative.
Insieme si può rileggere il passato, dare nuovi significati al presente e ipotizzare un futuro. Il malessere psicologico di un individuo può manifestarsi in modo generalizzato oppure presentarsi nei diversi contesti relazionali (lavoro, famiglia, relazioni sociali, coppia), procurando all’individuo una condizione critica e ripetitiva.