Antonio Raimondo è un project manager e ingegnere informatico di 42 anni, laureato presso l'Università di Pisa, sua città natale. Dopo la laurea e le numerose esperienze in giro per il mondo, la scelta lavorativa cadde sulla fondazione di una società di freelance, nata dieci anni fa, che aveva come obiettivo quello di sviluppare applicazioni ASP, PHP, JAVASCRIPT, C e C++, la Easyray, della quale Antonio è CEO e Fondatore. La società rispecchia le idee del creatore, il modo di lavorare e di vedere il lavoro. Nell'azienda tutti sono incoraggiati a proporre idee, dare consigli e condividere le proprie esperienze, ampliare i campi di ricerca e sviluppo. Nel 2006 Easyray è entrata a far parte dell’Università di Pisa come gruppo ICT altamente qualificato atto alla progettazione e digitalizzazione, sviluppando, ad esempio, il sistema UniPOS, diventato poi il sistema ufficiale di alcune note Università. Nel 2008 è stata acquistata dal Consorzio Pisa Ricerche (CPR), diventando poiun marchio indipendente. La società si basa su tre pilastri: 1. MULTIVISIONE: il gruppo è cresciuto nel tempo e ora non è solo un gruppo di sviluppatori e ingegneri italiani, ma comprende anche personale laureato in economia e web-marketing provenienti da diverse parti del mondo. Oggi l'azienda si occupa di ogni aspetto del progetto, sia dal punto di vista tecnico che promozionale. 2. CONDIVISIONE: il team condivide l'obiettivo del cliente e lavora con quel traguardo: questo è il pilastro del problem-solving. 3. FAST THINKING: l'agilità della struttura garantisce un servizio di qualità estremamente rapido e adatto alle esigenze del cliente. L'obiettivo della società è quello di rendere il sogno del cliente realtà, attraverso determinazione, voglia di fare e di migliorare. La soddisfazione del committente è il carburante collettivo.
Perché le app android sono spesso migliori di quelle sviluppate per iOS?
La fase di testing per le app iOS è svolta attraverso un emulatore meno realistico e più fallimentare rispetto a quello usato per le app Android, il quale è dotato di una CPU virtualizzata. Il costo di sviluppo per le app iOS è superiore rispetto a quello richiesto per quelle Android, forse per la maggior quantità di requisiti richiesti per il lancio delle prime. Spesso le app iOS sono a pagamento o presentano degli acquisti in-app, mentre quelle Android sono monetizzate solo tramite l'inserimento di annunci. Inoltre, il sistema iOS è chiuso, ciò significa che le app scaricabili sono installabili solo su Apple e non offrono tutte le libertà di programmazione che offre il sistema Android.