Diploma in Canto Moderno VES ® Lezioni di Canto Vocal Coaching Scuola di Canto Scuola di Mus

Lezioni di Canto · registrato 7 anno/i fa
Rimini Rimini
INIZIA

Feedback dei clienti

Richiedi preventivi per prendere visione delle recensioni.

Controlli di sicurezza

Indirizzo e-mail valido
Indirizzo valido

Fondazione / Data di inizio

2013
Puoi contattare L'istituto VES ITALIA in Vocal Styles presso Berklee College of Music di Boston Master Universitario in Fisiopatologia, Didattica e Riabilitazione della Voce Cantata e Recitata presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II di Napoli. (110/110 et Lode con Menzione della commissione) Diploma di Alta Formazione Universitaria Postgrado nel Trattamento dei Problemi della Voce, PROEL – Metodo Propriocettivo Elastico presso l’Universidad Internacional Menendez Pelayo e il Centro di Foniatria e Logopedia Santander 30/30 e Lode (M. Honor). Licentiate in Popular Music Vocals Teaching presso la West London University di Londra (Distinction) Associate Diploma in Popular Music Vocals Teaching presso London College of Music di Londra (Distinction) Diploma in Popular Music Theory grade 5 & grade 8 presso London College of Music di Londra (Distinction) Certified Master Teacher – Estill Voice Training (Estill Voice Craft) Master triennale in Vocal Music System Perito, Esperto e Consulente in Insegnamento del Canto Moderno presso il Collegio Toscano Ministero di Grazia e di Giustizia Insegnamento: 11 anni di esperienza sul trattamento meccanico ed artistico della voce 22.000 lezioni 290 voci spaccate che hanno ripreso a “volare” Insegnamento in 5 diversi paesi del mondo Formazione effettuata a più di 160 insegnanti di canto in EU. Tecnica Vocale, Stile Musicale, Ear Training, Interpretazione presso i corsi di Diploma in Canto Moderno e presso il corso universitario in Popular Music Vocals Performance Anatomia, Fisiologia, Fisiopatologia, Fisica Acustica Applicata, Didattica della Tecnica Vocale, Pedagogia Vocale, Comunicazione Analogica, Public Speaking, Teoria e Armonia, Didattica e Analisi degli Stili Musicali presso il Diploma in Didattica Vocale e il corso universitario in Popular Music Vocals Teaching Convegni, Masterclass e Seminari Membership: TVF – The Voice Foundation (2011) NATS – National Association of Teachers of Singing (2013) PAVA – Pan-American Vocology Association (2015) MTNA – Music Teachers National Association (2015) VASTA – Voice And Speech Trainers Association (2016) Filosofia: Gli obiettivi della mia formazione vertono sul preservare l’identità artistica di ogni individuo, valorizzandone le capacità e facendo emergere la propria personalità. Salvaguardo lo strumento voce dando credibilità alla persona, ricercando uno stile musicale sempre nuovo ed attuale. Il mio approccio alla “cura” della voce: Uno studente universitario si presenta al suo primo esame di fisica. Il professore appartiene al genere che, pur avendo una solida cultura scientifica, si tiene saldamente legato alle nozioni acquisite, evitando di sondare la struttura più opinabile e fluttuante della materia che insegna. Un genere di professore che il giovane , destinato per originalità e spregiudicatezza a un futuro du grande scienziato, cordialmente detesta. La domanda che gli è stata posta è: “Mi dica come farebbe per misurare l’altezza di un grattacielo disponendo di un buon barometro”. Lo studente pensa per qualche attimo, poi risponde: “Salirei in cima all’edificio, legherei il barometro a un lungo spago e lo calerei fino a terra. Poi lo tirerei su e misurerei la lunghezza dello spago utilizzato”. E’ appena il caso di ricordare che la risposta naturale sarebbe invece che un barometro può essere impiegato come altimetro: giacché la pressione atmosferica scende con l’altitudine – circa 9mm di mercurio per ogni 100 m, vale a dire qualcosa di più di un centesimo di atmosfera – basta misurare la differenza du pressione alla base e alla cima dell’edificio. Alle parole dello studente il professore ha un sussulto: “Non mi sembra proprio il caso di scherzare”. Lo studente si mostra meravigliato: “Il mio metodo è molto preciso, le assicuro professore che, tra le varie misure possibili, questa darebbe l’errore più piccolo”. “Non è un medito fisico – ribatte il professore – la risposta non mi permette di valutare la sua conoscenza della materia. “Se questo è il motivo, proferire, ho in mente altre maniere. Per esempio, potrei salire sull’edificio, poggiare il barometro sul bordo del tetto, poi dargli una spinta e cronometrare il tempo che intercorre tra il lancio e il momento in cui lo vedo toccare il suolo. Dalla legge del moto di caduta libera dei gravi, posso ricavare lo spazio percorso”. Il professore si accascia sulla sedia con un gemito. “Oppure – prosegue imperterrito lo studente – potrei cronometrare il ritardo tra il momento in cui vedo il barometro rompersi e quello in cui mi giunge il rumore dell’urto contro il suolo: sapendo che la velocità del suono in aria è di 340 m/s, mentre .a propagazione della luce è agli effetti pratici istantanea, valuto l’altezza come prodotto velocità del suono per ritardo”. “Per carità – geme il professore, mettendosi le mani nei capelli – lei è una pubblica calamità. Mi faccia il piacere, se ne vada, per favore….scompaia dalla mia vista”. Lo studente si allontana, ma non ha alcuna intenzione di abbandonare il campo. Si reca dal direttore del dipartimento e riferisce l’intera storia, sostenendo di conoscere molte altre possibili risposte e lamentando che non gli è stata data l’opportunità di esprimersi. Il verdetto, secondo lui, è del tutto ingiusto. Il direttore non può non riconoscergli una certa dose di ragione: prende il telefono e chiama il collega, afferma di comprendere il suo risentimento, ma gli suggerisce di concedere allo studente un’ulteriore opportunità, questa volta in sua presenza. Così, poco più tardi, l’esame riprende. D’accordo con il docente è ora il direttore ad avanzar la domanda: “Allora, mi dica: premesso che lei deve proporre una misura ce non sia una burla, che non sia distruttiva, che invece faccia emergere chiaramente la sua conoscenza della fisica, come farebbe per misurare l’altezza di un grattacielo disponendo di un barometro?”. “Il metodo con più indicazioni fisiche che mi riesce di immaginare è quello di appendere il barometro a un filo e farne un pendolo. Lo porrei quindi in oscillazione, prima a livello della strada e poi in cima all’edificio. Poiché il periodo delle piccole oscillazioni di un pendolo dipende in modo noto dall’accelerazione di gravità, e questa a sua volta dipende dalla distanza dal centro della Terra, cronometrando la durata di un numero adeguatamente grande di oscillazioni potrei determinare con buona precisione la differenza di periodo nei due casi, benché piccola, e da essa risalirei all’altezza del grattacielo”. “Santi numi. – esclama il direttore – temo proprio, caro collega, che non vi sia modo di ritenere non valida la sua risposta. Prima di procedere con l’esame, però, benedetto giovane, ci dia almeno la soddisfazione di sentirle pronunciare anche ciò che a lei pare ovvio. Faccia un piccolo sforzo, la prego”. “O.K., di modi semplici e ovvi ne potrei citare una cifra – fa lo studente, iniziando a elencare. – Uno sarebbe quello di collocare il barometro in piedi accanto all’edificio in una giornata di sole e misurare la lunghezza delle rispettive ombre. Conoscendo l’altezza del barometro, dalla proporzione geometrica dedurrei subito quella del grattacielo. Ma ci sono maniere ancora più banali: un metodo diretto è quello di prendere il barometro e cominciare a salire le scale dell’edificio, riportando sul muro con un gesso delle tacche corrispondenti alla lunghezza del barometro. Nella discesa si contano le tacche e così si conosce l’altezza dell’edificio in unità di lunghezza del barometro. Sulla strada delle soluzioni non fisiche del problema, c’è poi quella che è veramente la più elementare. Si suona al campanello del portiere e quando si presenta gli si mostra il barometro: “Caro signore, è bello questo strumento, vero? Bene, se mi dice quant’è alto l’edificio glielo regalo.”. Formazione: Diploma triennale di Analogista presso l’Università Popolare delle Discipline Analogiche Diploma triennale di Consulente, Coach e Trainer in Psicologia Analogica presso CID-CNV Istituto di Psicologia Analogica e Ipnosi Dinamica di Milano Master professionali di Coach, Trainer e Consulente Analogico presso l’istituto di Psicologia Analogica e Ipnosi Dinamica CID-CNV di Milano Abilitazione all’Ipnoterapia presso International Board of Hypnosis Terapeuta iscritto al registro GHR General Hypnotherapy Register N.7733 (UK) Qualification in Hypnotherapy (GQHP) presso General Hypnotherapy Standards Council Counselor presso American Counseling Association Ipnoterapeuta presso Omni hypnosis Training Center (Slovenia) Clinical Hypnotherapist approvato dal New England Institute of Hypnotherapy, rilasciato dall’American Board of Clinical Hypnotherapy Consulting Hypnotist presso NGH – National Guild of Hypnotists Hypnotherapist presso l’International Hypnosis Association Operatore PSYCH-K Certificazione di Business Coach, Life Coach e Public Speaking ISO 9001:2008 Diploma di Maestro in Reiki Usui Shiki Ryoho presso l’International Reiki School Ha studiato Scienze e Tecniche Psicologiche presso l’Alma Mater Studiorum (Cesena) (interruzione degli studi al 3° anno per trasferimento a Medicina e Chirurgia) Operatore di Yoga della Risata presso Laughter Yoga University Master in Neuropsicologia Clinica presso Escuela de Postgrado de Psicologìa y Psiquiatrìa. Consulenza: La filosofia analogica rappresenta un sistema organico di conoscenze relative ai dinamismi dell’inconscio ed alle modalità di comunicazione con esso, mediante le quali possiamo conoscere meglio noi stessi liberandoci dai vincoli che ci impediscono di vivere serenamente e di affrontare efficacemente i rapporti con la realtà esterna. Insegna a gestire e superare le difficoltà della vita quotidiana sia se si vivono situazioni problematiche a livello emotivo, sia se si vive già in una condizione di equilibrio. Tutto questo è possibile perché consente di acquisire la capacità di coinvolgere l’inconscio dell’interlocutore con i linguaggi analogici e permette di individuare in tempo reale bisogni emotivi che la mente logica non è in grado di captare. L’intento è quello di rendere disponibili le possibilità di conoscere le proprie e le altrui esigenze profonde e di relazionarsi con sé stessi e con gli altri acquisendo l’intelligenza delle emozioni. L’incontro per permettere di adottare un nuovo stile di vita emozionale. Insegnamento: Comunicazione Analogica e Public Speaking presso i corsi universitari in Popular Music Vocals Teaching Comunicazione Analogica, Filosofia e Ipnosi Dinamica Convegni, Masterclass, Seminari e Training individuale Filosofia: L’essere umano è un veicolo destinato al trasporto di un passeggero e composto da carrozza, cavallo e cocchiere. La carrozza rappresenta il corpo fisico, i cavalli le emozioni, il cocchiere la mente infine il passeggero la coscienza, l’anima, l’io superiore o il corpo causale. Che cosa succede quando il passeggero dorme e quindi il cocchiere decide la strada, la direzione? Che cosa succede quando il cocchiere è confuso e non sapendo dove andare, si lascia trasportare dai cavalli che corrono senza una meta? Durante la nostra giornata il passeggero è quasi sempre dormiente, lasciando spazio al cocchiere che molte volte segue sempre la solita abitudinaria strada e l’andatura dei cavalli secondo i programmi e le credenze dell’inconscio. L’inconscio lavora in automatico e conosce perfettamente cosa fare, dopo aver ricevute le appropriate informazioni. Tutti coloro che hanno preso la patente ricorderanno la difficoltà delle prime lezioni di guida e come, dopo poco tempo, guidare sia diventato scontato e automatico, tanto da potersi permettere di fare tante altre cose mentre si guida, anche troppe. Poiché l’inconscio non può scegliere cosa imparare e cosa scartare, spesso memorizza programmi e credenze limitanti ricevuti durante l’infanzia e dall’ambiente circostante che possono in futuro rivelarsi disfunzionali per il benessere personale. A quel punto la mente, come un bravo cocchiere, prende il sopravvento e continua a percorrere le stesse strade, le stesse esperienze, situazioni e gli stessi incontri, anche se non più desiderati o necessari. Come può il cocchiere dare le opportune istruzioni ai cavalli se non sa dove dirigersi? E per sapere dove andare ha bisogno di ascoltare la voce del passeggero, così da prendere in mano le redini e guidare i cavalli. Ordinariamente tutto è sottosopra, perché il cocchiere, anziché accudire le varie parti del mezzo di locomozione, passa il tempo a ubriacarsi in taverna. Il primo passo è dunque far tornare il cocchiere vicino alla carrozza, affinché dia da mangiare al cavallo, controlli che l’abitacolo sia in buono stato e risalga a cassetta. A questo punto, e solo a questo punto, dentro la carrozza può apparire il passeggero, il quale comincerà a dare indicazioni al cocchiere su dove andare. Il passeggero è la nostra parte saggia, la famosa vocina interiore che possiamo chiamare Coscienza, Sè superiore, Corpo Causale, Anima o altro. Il nome non importa, è fondamentale entrare in contatto con questa parte, la sola che possiede tutte le risorse e le risposte per la riuscita della nostra vita, per assecondare i nostri reali bisogni, per esprimere la nostra unica essenza, la sola che può dare le istruzioni precise alla nostra mente cosciente per essere comprese e accettate dall’inconscio. Viviamo la nostra vita immersi in un sonno profondo, credendo erroneamente di essere svegli. È questo il grande inganno, che nasce dall’educazione ricevuta fin da piccoli, e che trova conferma tutte le volte che ci accade qualcosa di spiacevole, che ci fa cadere sempre di più nell’illusione che il mondo là fuori sia un mostro terribile, che può determinare il nostro destino e fare di noi quello che vuole. Dobbiamo prendere il controllo della carrozza, e l’unica maniera possibile è quella di eliminare tutto il rumore di fondo che affolla la nostra mente. Dobbiamo ricordarci di chi siamo veramente. Studia Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Ferrara (formazione in corso) Master Universitario in Fisiopatologia, Didattica e Riabilitazione della Voce Cantata e Recitata presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II di Napoli. (110/110 et Lode con Menzione della commissione) Diploma di Alta Formazione Universitaria Postgrado nel Trattamento dei Problemi della Voce, PROEL – Metodo Propriocettivo Elastico presso l’Universidad Internacional Menendez Pelayo e il Centro di Foniatria e Logopedia Santander 30/30 e Lode (M. Honor) Diploma di Perfezionamento Universitario in Medicina Narrativa, Università di Modena e Reggio Emilia 110/110 e Lode e Dignità di Stampa. Master di Perfezionamento in Vocalità Artistica, Foniatria e Canto presso l’Università degli Studi Unicusano (formazione in corso) Master in Neuropsicologia Clinica presso Escuela de Postgrado de Psicologìa y Psiquiatrìa grado Eccellente. Yoga, Medical Philosophy & Meditation Practitioner Insegnamento: Anatomia, Fisiologia, Fisiopatologia, Fisica Acustica Applicata presso il Diploma in Didattica Vocale e il corso universitario in Popular Music Vocals Teaching Convegni, Masterclass e Seminari Filosofia: Quando curi una malattia puoi vincere o perdere, quando ti prendi cura di una persona vinci sempre, così il medico cura il paziente e l’uomo che risiede in lui guarisce.
Richiedi un preventivo >
Ottieni fino a 4 preventivi per Lezioni di Canto