Disinfestazioni, Derattizzazioni, Disinfezioni, H.A.C.C.P. Italian Pest Service S.r.L.

Disinfestazione · registrato 7 anno/i fa
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Controlli di sicurezza

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Fondazione / Data di inizio

1998
Azienda presente in Puglia da piu' di 25 anni ha aperto una nuova sede a Seregno nella provincia di Monza e Brianza sicura degli ottimi rapporti qualita' prezzo.
Il nostro impegno e la nostra conoscenza é rivolta al controllo delle infestazioni negli spazi interni e negli esterni in cui vivono e lavorano uomini e animali domestici, con particolare competenza nel contesto della filiera Agro Alimentare (con l’attuazione dei programmi H.A.C.C.P) e negli allevamenti.
Salvaguardiamo le aree verdi pubbliche e private dalla presenza di zanzare, con particolare riferimento al controllo di Aedesalbopictus - la famigerata zanzara tigre predisponendo piani di lotta e controllo che prevedono trattamenti antilarvali ed adulticidi.
Scarafaggi, Formiche, Pulci, Cimicideiletti, Zecche, Insetti delle derrate, Infestanti del legno non sono per noi un problema e quindi neppure per i nostri Clienti . Offerta Speciale Derattizzazione fino a 100m2 €30,00 Disinfestazione fino a 100m2 € 35,00
Offerta valida nel raggio massimo di 25 km dal centro di Seregno(MB)
Disinfezione------>

Igiene e ambiente

Se chiediamo ad uno studente che cos’è l’aria, sicuramente ci risponderà che è un insieme di gas. Noi invece vi rispondiamo che è un insieme di microbi.

Batteri, Virus ci circondano e molti di essi sono patogeni, cioè portatori di malattie. Molto spesso si sottovaluta l’importanza dell’esecuzione di regolari interventi di disinfezione per contenere la presenza di batteri (salmonelle, escherichia coli, vibrio cholerae, ecc) virus (epatite b, rabbia, febbre petecchiale).

E’ molto importante eseguire interventi di disinfezione quando si riscontrano infestazioni di insetti, roditori o volatili (piccioni).La loro presenza sempre è accompagnata da alte cariche microbiche.

Nella sua attività di Igiene Ambientale, Italian Pest Service gestisce disinfezioni in abitazioni civili, negli Enti pubblici (scuole, asili, parrocchie) e in industrie alimentari.

I nostri interventi sono rivolti anche a strutture sanitarie, con l’applicazione di Sali Quaternari o Cloro in grado di rendere agibili alla fine dell’intervento i locali trattati (camere di degenza, sale operatorie) a differenza dei normali trattamenti eseguiti con disinfettanti chimici.

Disinfestazione --->
Il nostro impegno e la nostra conoscenza é rivolta al controllo delle infestazioni negli spazi interni e negli esterni in cui vivono e lavorano uomini e animali domestici, con particolare competenza nel contesto della filiera Agro Alimentare (con l’attuazione dei programmi H.A.C.C.P) e negli allevamenti.

Salvaguardiamo le aree verdi pubbliche e private dalla presenza di zanzare, con particolare riferimento al controllo di Aedesalbopictus - la famigerata zanzara tigre predisponendo piani di lotta e controllo che prevedono trattamenti antilarvali ed adulticidi.



Scarafaggi, Formiche, Pulci, Cimicideiletti, Zecche, Insetti delle derrate, Infestanti del legno non sono per noi un problema e quindi neppure per i nostri Clienti.
Derattizzazione--->
Topi e ratti non sono la stessa cosa. Per combatterli è fondamentale conoscere le loro abitudini ed i loro luoghi abituali di nidificazione. Solo a questo punto è possibile gestire un’efficace strategia di controllo.

Il “Topolino domestico” (Mus musculus), il Ratto delle fogne (Rattus norvegicus) ed il Ratto dei tetti (Rattus rattus) oltre ad avere habitat, abitudini e stili di vita diversi vanno combattuti seguendo strategie e piani di lotta.

Italian Pest Service con i suoi Tecnici gestisce piani di intervento che permettono l’eradicazione del problema, con risultati garantiti grazie dall’utilizzo delle migliori risorse tecniche disponibili. I formulati rodenticidi impiegati, tutti registrati al Ministero della Salute, le postazioni Protecta (scatole di sicurezza irraggiungibili da bambini ed animali domestici e particolarmente robuste) di propria progettazione e costruzione, permettono l’ancoraggio al terreno o alle pareti con un impiego estremamente sicuro in Ambienti pubblici, allevamenti, scuderie e maneggi, Ospedali, Condomini, Industri con particolare riferimento al comparto Agro Alimentare. Estrema sicurezza quindi nei confronti degli animali non target. Solo i roditori vi possono accedere.

NB. In caso di Non ottenimento dei risultati verranno rimborsate (ad eccezione delle postazioni di monitoraggio) tutte le spese sostenute per il piano d’intervento previsto .

Allontanamento Volatili--->
Animale molesto urbano per eccellenza, il piccione desta preoccupazioni come veicolo di trasmissione di malattie infettive.

Sporca, imbratta, rovina ed è rumoroso. È il piccione, la specie più comune di volatili molesti che si insedia nelle aree urbane, nei centri storici e rovina manufatti pubblici e privati.

Parallelamente al degrado della qualità di vita dei cittadini, questo animale crea grossi problemi di ordine igienico, con disseminazione di escrementi ed agenti patogeni macro e microbiologici.

Il piccione è portatore di circa 60 malattie, alcune delle quali mortali, contagiose per l'uomo e per gli animali domestici, i cui agenti patogeni vengono trovati nei loro escrementi.

Citiamo solo alcune tra le più comuni e pericolose: Salmonellosi, Criptococcosi, Istoplasmosi, Ornitosi, Aspergillosi, Candidosi, Clamidosi, Coccidiosi, Encefalite, Tubercolosi, ecc.

Gli agenti patogeni di queste malattie vengono trovati negli escrementi dei piccioni.

Non è necessario il contatto diretto: il vento, gli aspiratori, i ventilatori possono trasportare la polvere infetta delle deiezioni secche negli appartamenti, nei ristoranti, negli uffici, negli ospedali, nelle scuole, ecc., contaminando gli alimenti, gli utensili da cucina, la biancheria, ed innescando i processi infettivi.

Associata alle colonie di volatili, c'è sempre la presenza dei loro ectoparassiti, in particolare pulci, cimici, zecche (tra cui la zecca molle del piccione - Argas reflexus) ed acari, che spesso causano forti infestazioni all'interno di edifici ove sono posti i nidi, soprattutto all'interno dei sottotetti.

Solai lordati dai loro escrementi, guano e carcasse contaminano pericolosamente l'ambiente.

Questa è una fonte di seri problemi igienico-sanitari, essendo questi insetti a loro volta vettori di gravi malattie infettive ed anche potenziali parassiti dell'uomo.

Italian Pest Service è in grado di eseguire i necessari interventi per la corretta bonifica degli ambienti interessati e di installare i rispettivi sistemi di dissuasione e allontanamento, per evitare il ritorno di questo temibile infestante.
Bird Free e gli uccelli non ci sono più..

Bird Free è una formula brevettata e pronta all'uso che contiene olii naturali ad uso alimentare per allontanare tutti gli uccelli da qualsiasi struttura, senza nuocergli.

Bird Free è formulato per resistere a tutte le condizioni climatiche di conseguenza non teme temperature estreme, nè vento, nè pioggia o neve.

Bird Free è formulato in modo che gli uccelli ne siano allontanati in quanto gli uccelli vedono la luce ultravioletta di conseguenza il prodotto appare loro come un fuoco ardente.La deterrenza visiva è ulteriormente migliorata da selezionati olii naturali che risultano ripugnanti all'olfatto ed al gusto degli uccelli.

L'installazione è facile è rapida, tuttavia risulta essere fondamentale che il sito risulti pulito completamente prima dell'installazione.Bird Free puà essere usato sia all'interno che all'esterno garantendo una durata di almeno 24 mesi.

H.A.C.C.P.--->

Esso si basa sul monitoraggio dei punti della lavorazione degli alimenti in cui si prospetta un pericolo di contaminazione sia di natura biologica che chimica o fisica. È sistematico ed ha basi scientifiche. La sua finalità è quella di individuare ed analizzare pericoli e mettere a punto sistemi adatti per il loro controllo (inteso nell'accezione di "regolazione").

Prima dell'adozione del sistema HACCP le verifiche venivano effettuate a valle del processo produttivo, con analisi della salubrità del prodotto finito, pronto per la vendita al consumatore, e spesso il prodotto era consumato prima dell'individuazione dell'irregolarità. Inoltre, per le analisi, veniva effettuato il campionamento (analisi di un lotto tramite prelievo di un campione) ed il risultato del campione analizzato non era un risultato significativo (l'eventuale contaminazione non si distribuisce omogeneamente nel lotto). Dopo l'emanazione del D.Lgs. 155/1997, poi abrogato dal d.lgs. 193/2007 in attuazione del regolamento CE 852/2004, è stato introdotto in Italia il sistema HACCP che, promuovendo il concetto di prevenzione, analizza i possibili pericoli verificabili in ogni fase del processo produttivo e nelle fasi successive come lo stoccaggio, il trasporto, la conservazione e la vendita al consumatore. In altri termini questo controllo si prefigge di monitorare tutta la filiera del processo di produzione e distribuzione degli alimenti. Lo scopo è quello di individuare le fasi del processo che possono rappresentare un punto critico (per esempio: la distribuzione di prodotti surgelati, dove la temperatura di conservazione non deve salire oltre i -18 C°, rimanendo costante dalla produzione alla consumazione).

Il sistema pone un importante accento sulla qualità alimentare, in particolare riguardo a salubrità e sicurezza, concetto che va oltre la semplice soddisfazione del cliente, ma punta piuttosto alla tutela della salute pubblica.


I sette principi del sistema HACCP

I punti fondamentali del sistema dell'HACCP, la cui applicazione nelle aziende alimentari è diretta a far sì che un qualsivoglia alimento non sia causa di danno alla salute del consumatore, sono identificabili in sette principi:

Principio 1 (Individuazione e analisi dei pericoli)

Identificare i pericoli potenziali associati alla produzione di un alimento in tutte le sue fasi, dalla coltura o allevamento fino al consumo (inclusi i tempi morti), che dovranno essere controllati. Valutare le probabilità che il pericolo si concretizzi e la gravità dell'eventuale danno sulla salute del consumatore.



Principio 2 (Individuazione dei CCP (punti critici di controllo))

Un CCP (critical control point) è un punto, una fase, o una procedura in cui è possibile ed indispensabile attuare un controllo al fine di eliminare, prevenire o ridurre a limiti accettabili un pericolo. Per identificare le fasi che possono essere controllate viene utilizzato l'«albero delle decisioni», al fine di comprendere se un passaggio all'interno della produzione (da intendersi in senso ampio) di un alimento è da ritenersi un punto critico di controllo o solamente un punto critico. Ogni fase rappresenta uno stadio di produzione e/o manipolazione degli alimenti, comprendenti la produzione primaria, la loro ricezione e trasformazione, la conservazione, trasporto, vendita e uso del consumatore.

NON sono punti critici di controllo:

un'azione che non ha un metodo di controllo e riduzione del pericolo (che verrà invece identificata come un punto critico);
un punto critico che a valle è in possesso di un sistema che elimini il pericolo.



Principio 3 (Definizione dei limiti critici)

Stabilire i limiti critici che devono essere osservati per assicurare che ogni CCP sia sotto controllo. In pratica, limite critico è quel valore di riferimento che separa l’accettabilità dall’inaccettabilità, in altre parole sono ciò che consente di garantire la sicurezza di un prodotto finito. I limiti critici sono desunti da quelli di legge, ove presenti, oppure da GMP (good manufacturing practices, ossia «buone pratiche di lavorazione»), nel senso che possono derivare dall’adozione di una pratica igienica di lavorazione propria di un'azienda.

Un classico esempio è la temperatura minima e massima a cui devono essere conservati tutti quegli alimenti soggetti a degradazione; oppure i tempi di lavorazione o i parametri microbiologici e chimici.

Importante ricordare che non sempre i limiti critici sono rappresentati da valori numerici: possono infatti corrispondere a quantità rilevabili sensorialmente come la presenza o assenza di sporco visibili.



Principio 4 (Definizione delle procedure di monitoraggio)

Attuare una serie di osservazione e misure per tenere sotto controllo e entro i limiti critici i CCP.

Il monitoraggio consiste in interventi e modalità che dipendono dalla realtà dell’azienda in oggetto; un piano minimo di controllo comunque solitamente prevede:

controllo e qualifica fornitori
controllo conservazione dei prodotti
registrazione temperature di conservazione
controllo e predisposizioni di procedure di lavorazione definite in tempi e modi
controllo e pianificazione condizioni igieniche.

Un piano minimo di controllo deve inoltre riportare:

chi si occupa di monitorare e verificare i dati rilevati
quando vengono effettuate le misurazioni o le osservazioni
come vengono effettuati il monitoraggio e la valutazione dei risultati.



Principio 5 (Definizione e pianificazione delle azioni correttive)

Stabilire in anticipo le azioni da attuare quando il monitoraggio indica che un particolare CCP non è più sotto controllo (fuori dai limiti critici).

La sua efficacia è data dalla sua tempestività, ovvero consentire il ritorno alle normali condizioni di sicurezza nel più breve tempo possibile.

Le azioni correttive devono comprendere:

la correzione della causa dello scostamento dal limite critico
la verifica che il CCP sia di nuovo sotto controllo
le procedure da attivare verso gli alimenti non sicuri perché prodotti quando il CCP non era sotto controllo.
la registrazione dell'accaduto e delle misure adottate
l'eventuale individuazione di misure preventive più efficienti.



Principio 6 (Definizione delle procedure di verifica)

Stabilire procedure per la verifica che includano prove supplementari e procedure per confermare che il sistema HACCP stia funzionando efficacemente. Viene verificato sul campo se ciò che è stato visto e detto era anche previsto e scritto, e se questi funzionano o no. Permette di riconoscere l’effettiva adeguatezza delle misure adottate in riferimento allo stato dell’arte della situazione. La frequenza delle procedure di verifica deve essere indicata nel piano di autocontrollo ed è influenzata dalle dimensioni dell'azienda, dal numero di dipendenti, dal tipo di prodotti trattati e dal numero di non conformità rilevate.

Va ricordato che il sistema HACCP è un sistema dinamico che può venir cambiato e integrato.



Principio 7 (Definizione delle procedure di registrazione)

Predisporre documenti e registrazioni adeguati alla natura e alle dimensioni dell'impresa alimentare, al fine di dimostrare l'effettiva applicazione delle misure precedentemente esposte.

Stabilire una documentazione riguardante tutte le procedure di registrazione appropriate a questi principi e loro applicazioni.

La documentazione deve essere firmata dal responsabile del piano di autocontrollo.

Sulla documentazione si basa infatti gran parte del controllo ufficiale (ispezioni e audit) da parte dei servizi di prevenzione delle ASL (Servizi Veterinari e SIAN).
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