La poliedricità della mia formazione (scientifica ed artistica) e la capacità di applicarla nell'esercizio della mia professionalità di "facilitatrice", trasversale a molti ambiti. Sono profondamente convinta che l'essere e il fare, vadano bilanciati all'interno della propria esistenza, ma che la dimensione dell'essere sia essenziale per appropriarsi di un equilibrio esistenziale che ci faccia sentire bene e padroni della nostra vita. Avendo avuto anche esperienze cliniche in contesti sanitari piuttosto articolati, questo mi ha portato a sapere lavorare all'interno di un'equipe di professionisti di ambiti diversi tra loro.
Amo il mio lavoro perchè mi permette continuamente di esplorare la "relazione umana" e nello stesso di poter agire anche in modi più circoscritti e tecnici rispetto a strategie efficaci per portare a compimento performance orientate, empowerment e sviluppo personale, mantenimento di alta motivazione legata al perseguimento di obiettivi specifici. Ma soprattutto mi permette di aiutare l'altro alla ri-scoperta di se attraverso la valorizzazione delle proprie risorse interne.
Mi chiedono che cosa siano il Counseling ed il Coaching e spesso, che differenza ci sia tra gli interventi e se si avvicinino o no alla Psicoterapia. É per questo che sul mio sito professionale ho deciso di aprire una sezione dove spiego nel dettaglio le differenze sostanziali delle professioni di aiuto (Coach, Counselor, Psicologo, Psicoterapeuta, Psichiatra), soffermandomi anche sulla formazione professionale, sui costi medi indicativi di un incontro e sulle possibilità dei relativi percorsi. É importante per me far capire che il lavoro su se stessi non sia necessariamente indice di "patologicizzazione" di qualcosa, poiché a volte il nostro contesto culturale ci porta a pensare che lavorare su di noi con un "esperto", non sia un valore aggiunto, bensì una debolezza.
Ho lavorata e lavoro in equipe con un diverso numero di professionisti della salute che vanno da altri colleghi psicoterapeuti, medici, operatori della salute, proprio per sopperire ai bisogni della persona, che molto spesso sono più complessi di quanto si possa percepire in fase conoscitiva. Questo permette a me di affrontare e garantire una qualità professionale della relazione di alto livello e al cliente di sentirsi accolto e seguito sotto molteplici punti di vista.
Un'esperienza importante del mio percorso professionale è sicuramente quella prestata all'interno dell'U.O. di Geriatria nella sezione post-acuzie P.A.R.E., presso il Policlinico Universitario Sant'Orsola - Malpighi a Bologna. Qui ho prestato servizio e contribuito a creare un punto di ascolto sperimentale e continuativo a beneficio di pazienti, familiari ed operatori.