Amo insegnare la pratica insieme alla teoria dalla prima lezione perché chi si diverte impara meglio e prima. Sono convinta che sia utile iniziare lo studio di uno strumento con un approccio a 360 gradi, che comprenda cioè sia la lettura di uno spartito classico (con le note sul pentagramma) che di uno spartito pop (con le sigle degli accordi). Gettate le prime basi di teoria, mi piace partire anche con lo studio dell'armonia che apre un mondo di creatività e divertimento utile per diversificare lo studio dello strumento.
Mi piace rapportarmi alle persone, trasmettere quanto so e vederne i frutti nella soddisfazione di chi muove per la prima volta le dita su un pianoforte.
Spesso mi viene detto che "suonare il piano è sempre stato un mio sogno, ma alla mia età ormai..." . A questo c'è solo una risposta: si può imparare a qualunque età, basta volerlo. Non ci sono limiti se non quelli che ci creiamo noi. Anzi, normalmente una persona adulta ha più motivazioni e consapevolezza di un bambino e questo aiuta moltissimo nell'apprendimento.
L'unica cosa che mi sento di sottolineare è questa: la musica è un patrimonio unico, solo quando inizi a esplorarlo ti rendi conto del suo valore. Richiede impegno e una certa dose di sacrificio ma ti regala mille volte di più: compagnia, soddisfazione, sostegno nei momenti difficili, sfida nel raggiungimento di mille piccoli obbiettivi che insieme creano un percorso di crescita personale imperdibile.
Ho iniziato da bambina con lo studio del pianoforte classico, da adulta ho dato l'esame al Conservatorio di teoria e solfeggio, anni più tardi ho iniziato lo studio dell'armonia funzionale e ho iniziato a scrivere canzoni. Il mondo della musica è così: ogni volta che impari qualcosa di nuovo ti arrivano "appetiti nuovi" e nuove sfide da raggiungere.