Olga Khoreva

Materie Umanistiche · registrato 6 anno/i fa
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Fondazione / Data di inizio

2011
SU DI ME - ATTRICE TEATRALE, CINEMATOGRAFICA E INSEGNANTE

Laureata all' Accademia Nazionale Teatrale d'Arte Drammatica di San Pietroburgo - Russia.
(anno 2005, con il maestro 'Emerito delle Arti' Gregorij Mikhailovich Kozlov)

Inoltre durante gli ultimi dieci anni ho completato la sua formazione partecipando a numerosi seminari e masterclass con importanti maestri:
"L'Io dell'attore e l'immagine artistica» sul metodo Michail Cechov con Lenard Petit (The Michael Chekhov Acting Studio di New York).
Master class di Theodore Terzopoulos nel teatro (presso “Electroteatr Stanislavskij”)
Laboratorio con Anatolij Vasil'ev su "Le commedie di Anton Čechov» (presso « Scuola di Mosca del nuovo film»).
Laboratorio "Prima della danza" danza «Butoh» con Min Tanaka.

ESPERIENZE LAVORATIVE E PREMI

dal 2007 al 2016 ho stabilmente lavorato in qualità di attrice della compagnia del Teatro «Scuola del'Arte Drammatica di Anatolij Vasil'iev» a Mosca.

In teatro ho preso parte a circa venti produzioni di spettacoli di prosa e danza con la direzione di vari registi su materiali quali Cechov, Sartre, Gogol', Pushkin, Ovidio, Tolstoj, Joyce, Bunin, Lermontov, Dostoevskij, Klim, Calderon, Franz Kroetz, Shiller.
Nello stesso periodo ho collaborato su singoli progetti anche con altri teatri, per citarne alcuni
il "Malyj dramatičeskij Teatr" (Teatro Europeo) di Lev Abramovič Dodin

"Il Teatro Drammatico «Modern»" a Mosca sotto la direzione di Svetlana Vragova.

«Teatralnaya Masterskaya «ASB» a San Pietroburgo

«Electroteatr Stanislavskij» (teatro Europeo) sotto la direzione di Boris Yukhananov

“Teatro Masterskaya” sotto la direzione di Grigorij Kozlov

Con gli ultimi due di questi teatri continuo tuttoggi a collaborare con uno spettacolo attualmente in scena (“Il principio stoico” da Calderòn) e con due progetti in fase di produzione da testi di Goldoni e di Strindberg.

Ho inoltre partecipato a numerosi Festival Internazionali in Russia e all'Estero.
In particolare citiamo i riconoscimenti ricevuti durante la partecipazione a concorsi e festival per lo spettacolo monologo «Aglaia», nel ruolo di Aglaia.
(autore, Klim/Vladimir Klimenko, basato sul romanzo di Dostoevskij "Idiot", in scena ininterrottamente dal 2009, produzione del Teatro «Scuola d'Arte Drammatica di Anatolij Vasil'ev», Mosca, regia - Vladimir Berzin).
Festival Internazionale «SOLO» Organizzatore "Unione di drammaturghi della Federazione Russa", Teatral'nij sentr "Na Strastnom". Mosca. 2009.
- Vincitrice del festival «Rojdestvenskij parad» per il ruolo di Aglaia Organizzatore "Unione di Drammaturghi". San Pietroburgo.
- Premio «Migliore attrice» e «Migliore lavoro di regia» nel 2012 al «XVI festival Internazionale degli spettacoli da camera di F. M. Dostoevskij
- Primo premio al « IV festival Internazionale "LUDI” nelle categorie «Migliore attrice» e premio Speciale della giuria Giovanile, nel 2013.
- Maratona teatrale con il monologo/spettacolo «Aglaia». Togliattigrad, 2014.
- "III Panrusso festival di Oleg Jankovskij", al teatro di Dramma di Slonova. Saratov, 2014.
- Vincitrice di Primo grado del XII festival internazionale «Camerata» in Čeljabinsk nel 2015.

INSEGNAMENTO

Ho insegnato in una scuola cinematografica per attori e tenuto corsi di training teatrale per bambini (7/16 anni) in una scuola di recitazione.

La mia possibilità di rapportarsi professionalmente con diverse metodologie teatrali, la mia ricca esperienza di palcoscenico, e l'abitudine all'uso di tecniche e strumenti pratici di recitazione mi hanno consentito di elaborare sinteticamente un percorso di esercizi teatrali da relazionare ad un materiale drammaturgico.
I principi di questo metodo di formazione, si basano prima di tutto su un approccio rivolto allo sviluppo della personalità artistica propria di ciascun allievo. Il mio training è rivolto allo sviluppo dell’attore come individuo che si trova in uno stato di libertà nell’atto di recitare.
Raggiungo questo obiettivo dapprima attraverso esercizi che coinvolgono il corpo, in modo che l’attore apprenda come preparare il proprio strumento con rapidità ad essere disponibile, attivo e ricettivo.

Essi sono concepiti per sviluppare la consapevolezza profonda del proprio strumento e agiscono per liberarlo da blocchi muscolari, abitudini ad atteggiamenti non-espressivi, stimolando l’ascolto di se stessi e dello spazio intorno a sé e l’interazione corretta nello spazio scenico con il partner.
Dopo aver preparato l’attore a questa disponibilità psico/fisica diventa fondamentale il lavoro individuale e personale con la propria energia. L'energia del parole e l'energia del gesto sono aspetti che sono fondamentali della tecnica della recitazione. Sul palcoscenico l'energia è palpabile, l'energia è direzionabile, l'energia è spendibile, controllabile e perfino curativa.
Il training che propongo in questa fase permette all'attore di imparare a gestire qualità e intensità dell’energia per essere in grado di interagire creativamente con gli altri attori e con il pubblico. Questo obiettivo viene perseguito attraverso pratiche di palcoscenico concepite per infondere nell’attore l'abitudine all’invenzione tramite la propria organica. Esse riguardano la consapevolezza e il controllo dei propri impulsi, la corretta concentrazione/non tensione e la capacità di esprimere scenicamente i propri sentimenti lavorando in ensamble e improvvisando sul palco.
La terza fase consiste nel calare il lavoro di training in un materiale testuale che permetta agli attori di ritrovare in scena relazioni umane plausibili e concrete attraverso cui affrontare un primo lavoro di avvicinamento ad un personaggio teatrale.
L’interazione stretta dell'attore con un testo sottintende quanto praticato dagli attori nei punti precedenti e aggiunge: il lavoro con le circostanze proposte dall’autore, il lavoro con il proprio personaggio, la particolare pratica della “confessione pubblica”, che aiuta a scoprire se stessi in una conversazione intima con gli spettatori.
Per questa fase di lavoro ho scelto le novelle dello scrittore russo e Premio Nobel Ivan Alekseevich Bunin, perché questo materiale, che conosco bene e che ho praticato in scena, esplora finemente la psiche dell'anima umana, ragiona sull’amore e sulla precarietà del nostro essere ed è colorato, profondo, poetico e pieno di personaggi. Rappresenta a mio parere uno strumento di lavoro ideale per mettere alla prova i risultati raggiunti nel processo di lavoro di preparazione degli attori.
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