Per descrivermi brevemente, vorrei solo sintetizzarmi con poche parole: avventuroso, curioso. Sono Italiano ho 28 anni e sono nato a Roma, ho vissuto all'estero nei miei ultimi 8 anni tra vari andi rivieni con la mia città natale.
Iniziai a fare questo lavoro sia per viaggiare il mondo che per lavorare e inizialmente , a volte fu gratuitamente e in condizioni poco comode, ma sempre concentrato sul continuare ogni oltre ostacolo, nonostante qualche difficoltà, alla ricerca costante di miglioramenti tecnici, ottenendo nel tempo alcune soddisfazioni personali. Tutto questo mi ha incoraggiato a perseguire nella mia professione e nella ricerca di tutti i segreti della cucina.
Ho una forte preferenza per la cultura culinaria asiatica, ma non fu inizialmente così, iniziai più a seguire la prima corrente new nordic, all'epoca era innovativa e all'avanguardia un po' come El bulli di Ferran Adria negli anni 2000 e fu il motivo che mi spinse a partire per il nord europa appena decisi di provare ad essere un cuoco, è stato il mio trampolino di lancio e unità di misura per capire le le mie capacità misurarmi con le mie insicurezze.
Sento di non avere radici per i cibi e per la mia filosofia di vita, essere italiano non significa che devo cucinare pasta per il resto della mia vita, non mi piace avere limiti. Ho la necessità impellente di emozioni, stimoli, adrenalina, ne sono alla continua ricerca tanto quanto ho necessità di continui cambiamenti, odio essere monotono, mi annoio facilmente e mi piace cambiare spesso quello che cucino e faccio.
Tornando comunque al presente, sicuramente negli ultimi anni questo asian mood si è fortificato per forza delle mie esperienze lavorative, ho viaggiato molto e lavorato in ogni tipo di posto,dal fast food al ristorante stellato in World 50 best, che comunque ha insegnato il metodo e la disiciplina , fino a fermarmi nel ristorantino di China Town a Londra.
Secondo la mia filosofia alimentare personale la cosa più importante per me è divertirsi cucinando e divertire il cliente allo stesso tempo con quello che ho cucinato, dovrebbe essere come un gioco un mix tra costruzioni lego e alchimia: formula alchemica e assemblaggio del piatto per un risultato eccezionale, unico, sorprendente, esplosivo.
Tra il dolce e il salato mi piace il salato ma preferisco l'acido, amo cucinare cibi tendenti a questo sapore, le fermentazioni mi aiutano a dare il giusto tocco di acidità ad ogni piatto, e sono pienamente protagoniste nei miei menù.