Caldaia in blocco: semplici passi per non rimanere al freddo

Caldaia in blocco: semplici passi per non rimanere al freddo

Se la caldaia al primo test di funzionamento per la stagione invernale fallisce, si rischia di rimanere al freddo per delle ore, specialmente se ciò accade nel fine settimana, quando raramente le ditte possono intervenire.

Se la caldaia risulta non funzionante e presenta spie accese lampeggianti o fisse, ecco alcune linee guida da seguire per risolvere temporaneamente la situazione di disagio.

1. Cause di blocco di una caldaia

Se non scorre acqua calda o i caloriferi risultano freddi significa che la caldaia e’ andata in blocco. I motivi possono essere diversi: spegnimento della fiammella a causa del vento; sporcizia accumulata all’interno dei tubi dei caloriferi; caldaia posta all’esterno dell’abitazione e quindi esposta alle intemperie che possono danneggiarla. Prima di effettuare il “reset” dell’impianto è necessario verificare se l’alimentazione elettrica presenta anomalie, verificare l’alimentazione del combustibile e la disponibilità dell’acqua.

2. Verificare il codice di blocco nel libretto in dotazione

Se alla caldaia e’ collegato un monitor (termostato) in casa che segnala un codice specifico, esso indica il guasto in atto. Generalmente all’interno del libretto sono descritte le procedure da seguire per riavviare l’impianto. Se prendendo visione del quadro della caldaia si notano invece spie luminose che normalmente non dovrebbero risultare accese, generalmente anch’esse sono riportate all’interno del libretto, quindi verificabili per comprendere la causa del guasto. Se riavviare la caldaia nei termini indicati non risolve il malfunzionamento risultando ancora in blocco dopo due/tre tentativi, la scelta migliore e’ quella di attendere l’intervento di assistenza qualificata per non danneggiare ulteriormente l’impianto.

3. Contattare un tecnico

Una volta a conoscenza della causa del guasto, la soluzione migliore e’ quella di contattare un tecnico abilitato che conosca il tipo di caldaia, in grado non solo di far riavviare l’impianto il prima possibile, ma di capire la vera causa del problema e procurare eventuali parti di ricambio per poter risolvere a lungo termine il problema del blocco. A tal proposito vi sono servizi di assistenza anche 24h su 24h che garantiscono un pronto intervento nell’arco di poco tempo: per verificare la presenza di questi servizi nelle diverse realta’ locali e’ consigliabile ricercare online a seconda della specifica esigenza.

4. Prevenire malfunzionamenti

Per evitare guasti all’impianto e non ritrovarsi a dover fronteggiare un malfunzionamento tecnico non previsto in momenti sconvenienti, è obbligatorio per legge effettuare controlli periodici. Vi sono disposizioni diverse a seconda della regione in cui si risiede, ma è in ogni caso necessaria la verifica da parte di un tecnico abilitato che rilasci un rapporto del controllo (il “bollino blu”), che il tecnico invierà all’ente di riferimento. Per le caldaie a combustibile liquido o solido c’è l’obbligo del controllo dei fumi ogni 2 anni, mentre per le caldaie a gas, metano e gpl vi e’ l’obbligo del controllo dei fumi e di assistenza tecnica ogni 4 anni. Lo scaldabagno invece non necessita di controlli periodici obbligatori.

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