Il ghosting: il silenzio-non assenso al termine di un colloquio di lavoro

Il ghosting: il silenzio-non assenso al termine di un colloquio di lavoro

Il ghosting: il silenzio-non assenso al termine di un colloquio di lavoro

Con il termine inglese “ ghosting ” (sparire, fantasmizzarsi) definiamo una pratica non proprio elegante e utilizzata sempre più spesso dalle aziende in Italia. Tuttavia, in che cosa consiste esattamente il ghosting?

Ogni volta che un candidato si propone per una posizione lavorativa attraverso il metodo tradizionale dell'invio del curriculum, se quest’ultimo corrisponde in tutti o in gran parte dei punti correlati al profilo richiesto da una determinata azienda, viene invitato a presentarsi di persona nei giorni seguenti. Tuttavia, in molti altri casi, tutto tace.

All'improvviso, dopo un iniziale presunto interesse, si sparisce di colpo senza dare alcuna motivazione scritta o per telefono. Il silenzio-non assenso è sicuramente logorante per colui/colei che ha creduto in quel processo di selezione ed ha anche partecipato per un certo periodo ad una lunga serie di selezioni per poi arrivare al fatidico "Le faremo sapere”.

In questi casi, come bisogna rapportarsi? Bisogna tentare, spesso invano, di contattare il selezionatore e l’ufficio delle risorse umane o semplicemente, conoscendo la trafila, andare oltre? Quali possono essere le motivazioni che spingono un selezionatore a cambiare reazione o comportamento nei confronti di una persona che inizialmente percepiva nei suoi confronti un interesse a proseguire il rapporto intercorso fino alla stipula di un potenziale contratto?

I fattori che determinano una non-conferma possono essere ovviamente molteplici e sono elencati qui di seguito:

  • ci sono altri candidati selezionati, con un profilo più in linea con la posizione richiesta;

  • è stata avanzata una richiesta economica superiore rispetto al budget aziendale;

  • la posizione ricercata è stata sospesa, scegliendo invece di utilizzare il personale interno per coprire quel ruolo;

  • i selezionatori, oberati di lavoro, non hanno perso tempo per ricontattare con un messaggio standard i candidati non considerati idonei;

Ad ogni modo, è davvero possibile pensare a maleducazione o disinteresse da parte dell'azienda se non invia un messaggio di saluti e buona fortuna ai candidati scartati? Qualunque sia la ragione ultima dell'azienda, questo dileguarsi in silenzio è anche in qualche modo un sinonimo di scarso interesse e cura per il personale, che si mostra subito evidente in questa prima fase. Con il tempo questa disattenzione potrebbe anche divenire più pesante, se al contrario si venisse selezionati e trascurati nell'arco della prestazione lavorativa.

Ecco perché il silenzio-non assenso del ghosting può tradursi nella maggior parte dei casi in un buon motivo per continuare a guardarsi intorno. Articolo di Hospitality Travel and Tourism. Pubblicato da ProntoPro.it

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