Perché non scegliere un meraviglioso pavimento antico per la propria casa?

Perché non scegliere un meraviglioso pavimento antico per la propria casa?

In questo articolo scopriremo perché arredare la propria casa con un pavimento antico in cementine od in graniglia, è sempre un ottima idea.

1. Mi parli dei pavimenti in graniglia...

Le graniglie sono pavimenti tradizionali costituiti da cemento e pietrisco di marmo colorato. Questo materiale fu particolarmente in voga, negli anni a cavallo fra la fine  del ’800 e del ‘900. Il contesto di riferimento era l’appartamento stile Liberty signorile, la villa nobiliare e la palazzina borghese. Le doti che all'epoca fecero il successo di questo pavimento, erano la facilità e velocità di posa  e la resa estetica elegante e raffinata, ottenibile con un materiale allora più economico del marmo (perché in fin dei conti costituito da materie prime povere: cemento e pietrisco).Le piastrelle venivano prodotte in stabilimento, con un formato allora standard 20x20 cm ed in cantiere arrivavano semilavorate, pronte per essere posate in opera, e solo dopo essere state levigate ottengono la classica superficie lucidata a specchio.

Lo stile floreale e geometrico del Liberty, che fondava la sua estetica sulla raffinatezza decorativa, trovò in questo materiale un alleato ideale. Allora si produssero spazi architettonici di grande pregio, che ancora oggi si conservano e spesso hanno necessità di essere restaurati. Aziende come MIPA Design e Aganippe, che la nostra società commercializza su Roma, ancora oggi producono pavimenti in graniglia. Ma mentre in passato si trattava di materiali di uso comune, quindi più economici, oggi il loro utilizzo limitato e, l’elevata componente di artigianalità del processo produttivo, le ha rese una soluzione di nicchia, più costosa dei pavimenti moderni di tipo industriale. Se si fa un confronto puramente tecnico, la graniglia non regge il confronto con il gres: si macchia facilmente e quindi va opportunamente protetta e manutenuta con cere; è meno resistente, si può graffiare, opacizzare e frantumare con l’uso. Se però si guarda oltre l’aspetto puramente tecnico, andando a soppesare altri fattori, in particolari tipi di contesto, come per esempio il restauro filologico di appartamenti e ville antiche, o la creazione di ambienti moderni che richiamino a quel passato, è una scelta originale ed inimitabile; vincente rispetto al gres che può solo provare in maniera imperfetta ad imitare l’originale.

2. Invece quali sono le caratteristiche dei pavimenti in cementine?

Le cementine sono anch'esse pavimentazioni antiche che, come le graniglie possono essere semplicemente colorate o decorate con temi sia geometrici, sia floreali. Qui le materie prime sono però differenti: c’è solo il cemento che viene colorato con pigmenti per generare fondi e disegni; manca il pietrisco tipico della graniglia. Dal punto di vista tecnico le cementine sono ancora più delicate delle graniglie. Dopo la levigatura in opera, la superficie rimane meno lucida e più soggetta ad opacizzarsi con l’uso. Attualmente alcuni produttori di pavimenti in gres porcellanato, stanno proponendo sul mercato collezioni che si ispirano ai temi decorativi e ai formati delle cementine antiche. Sulla superficie ceramica, grazie all’utilizzo della stampa digitale ad alta definizione, vengono riprodotti disegni e decorazioni. In particolare il brand Fioranese, che il nostro negozio commercializza su Roma, ha a catalogo quattro interessanti serie: “Le Cementine”, “Le Cementine Black and White”, “Le Cementine Evo”e  “Le Cementine Retrò”.Si tratta di gres porcellanato in formato 20x20, sul quale sono state applicate texture geometriche e floreali. Le piastrelle si possono comporre in temi ripetitivi o in mix casuali. Le doti del gres (estrema resistenza, facile pulibilità, inalterabilità nel tempo, totale inassorbenza), vengono sfruttate per realizzare pavimenti moderni, quindi più gestibili nell'uso di tutti i giorni, che richiamino quel concetto di decorazione applicata alla pavimentazione delle cementine antiche,  senza voler essere mera imitazione dell’originale. I disegni classici vengono riproposti, ma ad essi si affiancano anche temi decorativi moderni, ed inediti. La superficie non è più lucida, rendendo il prodotto applicabile non esclusivamente in contesti architettonici classici. Anche in ambientazioni estremamente moderne, dove la decorazione può servire come nota di particolarità dello spazio, le cementine in gres possono essere un valido alleato del progettista.

3. Come orientarsi nella scelta dei pavimenti?

Per rispondere a questa che potrebbe sembrare una domanda semplice, bisogna in realtà affrontare un discorso più generale legato, non solo al materiale “pavimento”, ma all'approccio che si dovrebbe avere nella scelta di qualsiasi manufatto che entri in un processo edilizio. Il mercato dei materiali di finitura d’interni è oggi estremamente complesso (come fino ad ora non lo era mai stato), sia per vastità sia per varietà dei prodotti offerti. Noi cerchiamo sempre di far  comprendere al nostro cliente che, in assoluto non c’è oggi (come in verità non c’è mai stato) il prodotto migliore: più resistente, più bello, più facilmente pulibile e, chi più ne ha più ne metta. Ogni materiale ha caratteristiche che lo rendono diverso dagli altri. Il gres, il legno, il marmo, le ecomalte, ecc., non sono di base uno migliore degli altri. Ognuno ha specifiche legate alla resistenza, all'estetica, alla manutenzione, che è sbagliato definire difetti o pregi, ma caratteristiche che l’acquirente deve conoscere per poter fare delle scelte consapevoli. Di certo dal punto di vista di una  persona che si approccia a ristrutturare casa,  la vastità di scelta offerta dal mercato è potenzialmente una ricchezza, che se ben sfruttata consente di rendere i propri spazi perfettamente ritagliati, sul  gusto e sulle esigenze personali. Ma proprio perché il mercato offre così tanto, ritengo che, chi si approccia oggi ad una ristrutturazione senza averne competenza tecnica, debba affidarsi necessariamente a progettisti o tecnici del settore, per avere un risultato adeguato rispetto al costo che si dovrà sostenere, senza il rischio di “buttare i propri soldi”. Quando le persone vengono nel nostro “negozio/studio di architettura”, nel 99% dei casi dimostrano di essere estremamente confuse, rispetto ad una grande quantità di informazioni carpite in altre strutture commerciali (dove spesso ci sono venditori poco esperti e non qualificati); o ancora peggio su internet, dove tutti sappiamo si dice tutto ed il contrario di tutto. Purtroppo questa confusione è in gran parte generata da alcuni operatori commerciali del nostro settore: in particolare i grandi show-room di ceramiche: che hanno sicuramente interesse a indirizzare il mercato verso il basso. Essi vendono materiali che avrebbero necessità di un competente supporto progettuale, nello stesso modo in cui la grande distribuzione commercializza i prodotti finiti (es. un cellulare, una macchina, una scatola di pomodori, ecc.). Il cliente viene attirato con show-room espositivi sempre più giganteschi, dove si propongono soluzioni di “vetrina”, con un’estetica sicuramente accattivante del prodotto, inserito in quel particolare contesto che gli è stato cucito ad arte intorno per farlo risaltare. La vendita in questo modo è veloce, non richiede grande sforzo da parte del venditore, il cui fine ultimo è quello di consegnare a chi gli sta davanti, nel più breve tempo possibile, tante scatole di mattonelle, rubinetti, sanitari, ecc. Non c’è una vera progettazione, per questo il venditore può non essere una figura qualificata. Alla conclusione della vendita il cliente paga, prende i suoi acquisti e va via.

Da quel momento qualsiasi tipo di problema si verificherà nella posa,  saranno fatti suoi. Al limite dovrà acquistare altri pezzi dimenticati, ma necessari; dovrà magari ricomprare cose che, all’atto pratico, non sarà possibile installare; dovrà barcamenarsi nella confusione del cantiere, senza un supporto progettuale su carta. Il risultato non potrà che essere lasciato al caso, pessimo e costoso.

Anche il cliente finale non può quindi esimersi da responsabilità legate ad una sua mancanza culturale. Se da un lato è giusto e, del tutto comprensibile che esso  non abbia la capacità di orientarsi nelle scelte (in quanto una ristrutturazione per la maggior parte delle persone non è un attività comune o frequente) , dall’altro canto dovrebbe quantomeno capire quando e a chi affidarsi. Noi per spiegare questo al cliente diciamo spesso:

“Tu puoi acquistare il prodotto più bello e più costoso che esista, ma se insieme a questo,  non metti una progettazione adeguata, il risultato sarà sicuramente scadente. La scelta dei materiali è importante, ma se ad essa non segue un progetto coordinato e predefinito all'ottenimento di ciò che si vuole, il rischio di buttare i propri soldi sarà dietro l’angolo”.

E’ un po’ come scegliere un bagno guardando una bella foto su una rivista. Gli  ambienti sono sempre e volutamente sovradimensionati: spazi grandi ed indefiniti, con finestre  ampie posizionate proprio li, dove serve per far risaltare il prodotto che si pubblicizza; senza uno spigolo strano, senza un dettaglio da dover risolvere. Nella realtà però, tutti si possono rendere conto che non è  assolutamente così: i nostri ambienti sono piccoli (perché il costo del metro quadro è sempre più elevato), molto spesso tagliati male (perché i costruttori di case, non cercano di certo la comodità e razionalità degli ambienti di chi li abiterà, ma la massimizzazione del profitto); le finestre sono spesso piccole, magari con esposizioni poco luminose, ecc.

Per concludere il discorso, posso dire che per  scegliere un pavimento, come per tutto il resto,  si dovrebbe avere la consapevolezza, che non esiste in assoluto il materiale perfetto, migliore degli altri, più bello. Ogni cosa va valutata rispetto alle proprie esigenze e rispetto al contesto di applicazione. Si devono avere competenze per capire le caratteristiche  di ciò che si sta acquistando. Se queste competenze non ci sono, quando si compra, insieme al prodotto in se e al suo costo, si dovrebbe anche soppesare il supporto progettuale del venditore che ci sta davanti.  Per noi della Realprogetti, la scelta dei prodotti è qualcosa di imprescindibile da una progettazione, che coordini e risolva i problemi su carta, in modo da non ritrovarli poi in fase di posa in opera, rendendoli molto più difficili, se non impossibili da risolvere in modo adeguato. Proprio per questo motivo la progettazione degli ambienti relativa ad i materiali acquistati presso il nostro negozio, è da noi sempre gratuita ed inclusa nel costo dei materiali stessi. Ed è proprio questa caratteristica che ci consente di lavorare ed essere competitivi sul mercato. 

Si ringrazia Architetto Stefano Cesqui per il tempo che ci ha dedicato.

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