Tutti i possibili utilizzi del polistirolo

Tutti i possibili utilizzi del polistirolo

Oggi abbiamo intervistato Silvia Pegoraro di Polibox che ci ha descritto tutti i possibili utilizzi del polistirolo.

1. Di cosa si occupa Polibox? Parlaci un po' della vostra esperienza in materia di edilizia

Polibox si occupa di polistirolo espanso. a pensarci un attimo uno pensa al materiale da imballo bianco fatto a palline, ma in verità si apre un mondo intero. Il polistirene espanso, o più semplicemente polistirolo, ha applicazioni su tantissimi settori oltre a quello dell’imballaggio, come quello dell’arredamento e degli allestimenti e, certamente, dell’edilizia. Polibox nasce nel 1980, ma mio papà lavorava col nonno il polistirolo già da una decina di anni. L’esperienza che abbiamo oggi è la somma dei successi e delle fatiche accumulati in tanti anni di lavoro.

2. Utilizzate il polistirolo sia per gli imballaggi che per l'edilizia. Quali sono le applicazioni e quali i vantaggi in ambo i casi?

Per quanto riguarda l’edilizia, il punto forte del polistirolo è la sua cellula chiusa che assicura un ottimo isolamento termico e impedisce l'assorbimento dell'acqua pur rimanendo traspirante. Viene quindi usato per il rivestimento a cappotto degli edifici, nei pannelli per il riscaldamento a pavimento, nei tetti ventilati e tanto altro. Inoltre il polistirolo è anche leggero e facile da lavorare (si taglia con un filo caldo e comunque noi siamo attrezzatissimi!), quindi si presta ad essere preformato per realizzare i cornicioni decorativi negli edifici come le panche e le sedute di saune e centri benessere o i gradoni sinuosi delle piscine. Infine, per tutti questi prodotti in polistirolo, i tempi di messa in opera sono brevi ed i costi contenuti. Nel settore dell’imballaggio, l’asso nella manica del polistirolo è che è leggero ed elastico, quindi resiste bene alle compressioni, ammortizza gli urti e protegge il prodotto. Quindi un imballo in polistirolo pesa poco e garantisce che la merce non si rovini durante la spedizione. È anche atossico, resistente nel tempo e riciclabile al 100%, praticamente non gli manca nulla. Gli imballaggi che produciamo sono sempre personalizzati in base alle esigenze del cliente, a meno che non basti il classico truciolo in sacchi o la sua forma più elegante, le chips di polistirolo. Inoltre, grazie alla sua ottima prestazione isolante, trova un grande utilizzo come contenitori isotermici per la spedizione di alimenti o prodotti farmaceutici.

3. Esistono delle applicazioni meno conosciute del polistirolo?

Ma oltre a questi settori “classici”, il polistirolo trova spazio nel cake design (le dummies che usano i pasticceri sono basi in polistirolo che poi vengono ricoperte con pasta di zucchero), nella prototipazione 3D di pezzi anche molto complicati, nella realizzazione di complementi d’arredo, allestimenti, pannelli pubblicitari e lettere o scritte per aziende e negozi. È in questi casi che, da architetto quale sono, mi diverto maggiormente. Il polistirolo è considerato un materiale povero, ma può essere arricchito da particolari e finiture superficiali per ottenere un prodotto finale di tutto rispetto. Il pezzo a cui sono più affezionata, per esempio, lo abbiamo fatto qualche anno fa, è un mobile da salotto di amici che abbiamo studiato su misura. Il blocco in polistirolo di partenza è stato sagomato e forato (per incastrarci anche la collezione di vinili) e infine resinato a spatola ottenendo l’effetto di un mobile in cemento grezzo, resistente ma leggero. Una semplice scritta o logo, anche solo verniciato con un colore a pantone richiesto, ha una resa altissima: credo che lo spessore del polistirolo (in questo caso estruso, cioè polistirolo in cui non ci sono palline), il suo essere tridimensionale, e la superficie semplice ma quasi vellutata alla vista, mi permettano di avere un ottimo risultato ad un ottimo prezzo.

4. Polistirolo espanso: di cosa si tratta e per quali utilizzi viene impiegato?

Il polistirene espanso sinterizzato (EPS), comunemente chiamato polistirolo, è un materiale composto per il 98% di aria e viene prodotto con l'espansione a mezzo di vapore acqueo del polimero dello stirene, un derivato del petrolio. Le piccole perle di stirene vengono fatte espandere circa 20 volte il loro volume e poi durante la fase di sinterizzazione nelle blocchiere, sempre grazie al vapore acqueo (in assenza di CFC o HCFC) si saldano tra loro, ottenendo così blocchi di materia prima espansa pronti al taglio. Ne risulta una struttura a celle chiuse con aria racchiusa al proprio interno che ha un’ottima resistenza termica, all’umidità, al sale, a molti acidi e alla maggior parte degli oli. Resta inalterato nel tempo, è atossico, igienico e riciclabile al 100%.E' compatto, leggero ed elastico, resiste molto bene alla compressione ed ammortizza gli urti. Ne consegue che gli imballi in polistirolo sono ideali per proteggere il prodotto durante le fasi di lavorazione e trasporto e sono resistenti nel tempo. E’ anche un eccellente isolante ed è il sistema più efficace ed economico per l'isolamento termico a cappotto degli edifici.

Ringraziamo Sivia per le sue risposte. Per saperne di più visitate polibox

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