Avvocato civilista e penalista: due ruoli diversi quanto simili

Avvocato civilista e penalista: due ruoli diversi quanto simili

Federica Candelise è un Avvocato appartenente al Foro di Cosenza, nonché la sua città natale. La sua ricca esperienza formativa le ha permesso ad oggi, di aprire un suo studio legale mettendo a disposizione tutte le sue conoscenze e competenze, per aiutare gli individui che richiedono una sua consulenza. Successivamente alla laurea in Giurisprudenza conseguita a Roma presso la PUL (Pontificia Università Lateranense), ha fatto pratica forense in diversi studi legali. Federica ha una continua voglia di imparare e dare meglio il di sé, come dimostrano le sue esperienze tra cui: La gestione come socia dell’AMI (Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani), dove tra l’altro si forma costantemente in ambiti di suo interesse come diritto di famiglia e nel penale sempre legato alla famiglia. Ricopre il ruolo di Responsabile della sezione Giovani AMI per la Calabria, partecipando all’organizzazione di convegni formativi su tutto il territorio nazionale anche in qualità di relatrice. Ha conseguito anche due master in Criminologia Investigativa e Scienze Forensi presso l’AISF (Accademia Internazionale di Scienze Forensi) in Roma, ottenendo il titolo di Esperta in Scienze Forensi e Criminologia Investigativa. Negli ultimi tempi, ha avuto il privilegio di collaborare con la predetta Accademia in qualità di docente per i corsi organizzati dall’AISF in Calabria. Il suo studio legale si trova a Cosenza, ma nonostante ciò Federica lavora anche a Roma, Napoli e Pisa grazie alle sue sedi succursali e alle proficue collaborazioni che non hai mai abbandonato. Tra i suoi valori vi è proprio la concezione del lavoro di squadra, indispensabile per apprendere nuove competenze e raggiungere i risultati prefissati. Federica, oltre alla sua professione di avvocato, è anche una criminologa (grazie ai master conseguiti come detto precedentemente). Oltre alla passione, ci vuole molta dedizione per svolgere tali attività inevitabilmente delicate.Innanzitutto, la voglia di giustizia nei confronti dei soggetti in difficoltà. Federica riporta l’esempio di alcune donne troppo spesso vittime di violenza, i minori che non di rado vengono utilizzati irresponsabilmente nelle cause di separazione come un mero strumento di belligeranza di un coniuge nei confronti dell’altro. Unitamente alla voglia di risolvere casi delicati con al centro crimini efferati quali, ad esempio, gli omicidi irrisolti (c.d. cold case), rimasti quindi senza un colpevole ed archiviati, al fine di cercare di restituire verità ai familiari delle vittime. Le motivazioni per Federica, che la continuano a spronare nella sua attività sono molteplici: la voglia di aiutare chi ne ha bisogno, le sfide avvincenti per risolvere un caso che si differenzia sempre da un altro, entrare in contatto con gente e situazioni che altrimenti non si verificherebbero e via dicendo. Sicuramente è un ambito delicato, perché si hanno in mano le “vite” di ogni individuo. È indispensabile affidarsi ad un esperto in materia, le cui competenze non siano limitanti.

1. Qual è la differenza tra avvocato penalista e civilista?

Nel nostro Paese la figura dell'avvocato esperto è stata introdotta solo negli ultimi anni, in quanto per molto tempo (specie nel Sud Italia) è sempre prevalsa la figura dell'avvocato generalista, quello come si suol dire competente un po' in tutto. Dall'ambito penale, civile, amministrativo, tributario, ecc. Accanto a tale impostazione lavorativa si è poi fatta strada quella settoriale, ossia il professionista altamente esperto e specializzato in pochi ambiti, molte volte tra di essi collegati. Quanto alla differenza tra il civilista ed il penalista, tecnicamente il civilista si occupa di liti tra privati o che coinvolgono la materia del diritto privato. Ma il civile è talmente ampio che, al suo interno, sono nate delle sottocategorie che rientrano comunque nell'ambito del diritto civile (ad es. l'esperto giuslavorista, quello esperto in diritto societario, il divorzista, ecc). Il penalista è invece quello che si occupa di reati e di tutto ciò che attiene ai rapporti tra i cittadini e la Procura della Repubblica, sia che quest'ultima si muova d'ufficio nell'ambito di proprie indagini oppure su querela o denuncia di un privato. Tale prima distinzione non è da considerarsi assoluta, in quanto ci sono particolari ambiti, come ad esempio quello familiare in cui opera Federica, in cui il civile ed il penale sono più collegati di quanto si immagini. Al giorno d'oggi infatti, chi vuole diventare un matrimonialista ed assistere i propri clienti a 360 gradi non può, a parer di Federica, tralasciare di occuparsi anche delle vicende penali che molte volte si sviluppano all'interno delle famiglie. Sono i casi di cronaca d'altronde a raccontarci che la maggior parte dei delitti più efferati oramai avvengono all'interno delle mura domestiche e/o in pendenza di un giudizio di separazione: si riferisce a violenze, abusi su minori, stalking, maltrattamenti in famiglia fino ad arrivare agli omicidi ed ai femminicidi.

2. A chi chiede come vincere una causa penale che suggerimento darebbe?

Federica premette che non esiste mai la certezza assoluta di poter vincere una causa. Perché? Le leggi sono generali ed astratte e non regolano ogni singolo episodio della nostra vita quotidiana, per cui il più delle volte occorre fare i conti con le libere interpretazioni dei giudici che, da esseri umani, a volte possono anche sbagliare. Questo infatti, è il principale motivo per cui nel nostro ordinamento sono previsti i tre gradi di giudizio.

3. Il suggerimento che Federica può dare per aumentare la possibilità di vincere una causa?

Innanzitutto accertarsi che vi sia una norma che regoli in modo adeguato il caso in questione, dopodiché occorrerà sempre fare una ricerca di giurisprudenza, ossia delle sentenze pubblicate per casi analoghi o simili e capire come si sono orientati i giudici in quella determinata situazione, verificando che ve ne sia una buona dose a proprio favore. Naturalmente affidarsi ad un esperto e con maggiore esperienza in quel determinato settore è sicuramente uno dei vantaggi principali. Dopodiché occorrerà raccogliere tutte le prove e la documentazione utile al processo, inclusi eventuali testimoni che abbiano assistito in prima persona ai fatti e che siano sicuri di ciò che dicono, senza vuoti di memoria e che sappiano esprimersi in modo diretto e conciso, in quanto troppe parole potrebbero agevolare critiche e contraddizioni, privilegiando ove possibile terzi estranei che non abbiano legami particolari con la parte processuale (pur se non c'è il divieto di portare come testimoni i propri parenti). Seguendo tali step con molta probabilità potrà essere portato il risultato a casa, abbassando notevolmente il rischio di sgradite sorprese.

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